Questo giugno, l'universo Marvel affronta ARMAGEDDON! Ideato dalla superstar del settore Chip Zdarsky, ARMAGEDDON avrà un impatto sull'intero universo Marvel, cambiando il volto dei più potenti eroi della Terra in un modo mai visto prima da AVENGERS: DIVISI, l'evento che ha ridefinito la squadra per il 21° secolo. Le basi per l'evento saranno gettate nelle prossime trame di Zdarsky e Valerio Schiti in CAPTAIN AMERICA (2025), nonché nei recenti sviluppi dell'Universo Ultimate, in particolare il ritorno a casa di Miles Morales con le Origin Boxes in ULTIMATE SPIDER-MAN: INCURSION #5.

Michael Waldron ed io abbiamo creato 'Chad Powers', e l’abbiamo sempre concepito come una storia di supereroi. C’è decisamente una dinamica alla Batman/Bruce Wayne: c’è la versione “super” di te stesso e poi c’è quella che puoi nascondere al mondo. Amo la dualità delle storie di supereroi. Amo l’idea delle identità segrete, di quella doppia dimensione dell’eroe. Tutto questo mi affascina, ma non posso dire che ci sia un ruolo da supereroe in particolare che io stia cercando di ottenere.

Vedi, la cosa che ho sempre amato delle storie di supereroi è quella sensazione delle origini, dei primi passi, del costruire qualcosa da zero. Io, come persona, non mi sento affatto un supereroe. Quando qualcuno diventa davvero “super”, in un certo senso smetto di provare la stessa connessione emotiva.

Mi sto divertendo. Guarda, la cosa che più amo di 'The Running Man', più di ogni altra, è che parla di un uomo qualunque contro ostacoli straordinari. Capisci? Quelle storie da underdog sono i film che mi hanno fatto innamorare di questo mestiere. Amo quello che sta facendo la Marvel, amo quello che sta facendo la DC. Penso che il loro lavoro sia straordinario. Ma le storie che mi ispirano davvero, quelle di cui ho sempre voluto far parte, sono quei film che vedevi negli anni ’80, nei primi ’90, o nei primi 2000: film che erano davvero Man Against the System, storie di Davide contro Golia in cui nessuno è “super”. Per me, lasciano un’emozione diversa quando esci dal cinema: quel pensiero del tipo “Potrei essere io”. Se solo trovassi la forza, se solo raccogliessi l’energia giusta… “Potrei essere io”. Ecco, credo che sia questa la differenza. Le storie di supereroi non mi toccano allo stesso modo in cui lo fa una vera storia da underdog.

Senti, chiunque abbia mai realizzato qualcosa di iconico nella vita... ha fatto qualcosa di discutibile per arrivarci. Prima di essere Hood... non ero un bel niente. Ma ora... magari non sono perfetto, ma sono inarrestabile.

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