✏️ INEDITI DI AKIRA TORIYAMA ALL'ASTA
🔎 Sul sito d'aste giapponese Mandarake, un venditore ha messo in vendita quattro character design realizzati da Akira Toriyama per un progetto d'animazione mai realizzato. Di seguito, il commento del venditore:
Originali autentici o possibile tentativo di truffa, come spesso accade su questi siti d'aste? Difficile dirlo con certezza, ma lo stile sembra combaciare perfettamente con quello di Toriyama dei primi anni Novanta.
🔗 Link Asta
🔎 Sul sito d'aste giapponese Mandarake, un venditore ha messo in vendita quattro character design realizzati da Akira Toriyama per un progetto d'animazione mai realizzato. Di seguito, il commento del venditore:
💬 Venditore: Questo materiale circolava già nelle aste online oltre vent'anni fa. Una persona che aveva avuto contatti con Akira Toriyama riuscì a recuperarlo e tentò di restituirglielo. L'autore, pur riconoscendo che si trattava di disegni creati per un anime a cui aveva lavorato e poi cancellato, rifiutò gentilmente, affermando di non poter accettare qualcosa che un altro aveva acquistato a proprie spese.
Questo episodio richiama una frase riportata anche nello Shenron Tsūshin dell'Enciclopedia Completa di Dragon Ball:
«Io, che guardo sempre solo al domani, non ho più interesse per un manga ormai finito.»
I nomi dei personaggi—colonnello Nidāni (gioco di parole su dani, "acaro"), dottor Bikara (kabi, "muffa") e Maia (yamai, "malattia")—suggeriscono un tema legato alle allergie. Sembra infatti che il progetto fosse pensato per bambini affetti da tali condizioni. Il giovane Mao, che appare visibilmente sofferente, potrebbe essere stato il protagonista, caratterizzato da un organismo fortemente allergico.
È interessante chiedersi se ci siano state influenze o ispirazioni incrociate con il Goku affetto da una malattia cardiaca virale.
Originali autentici o possibile tentativo di truffa, come spesso accade su questi siti d'aste? Difficile dirlo con certezza, ma lo stile sembra combaciare perfettamente con quello di Toriyama dei primi anni Novanta.
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🐸 CHRONO TRIGGER – REMAKE IN ARRIVO?
🔎 Yūji Horii, creatore della saga Dragon Quest e supervisore originale di Chrono Trigger, avrebbe confermato al Napoli Comicon che un remake del celebre gioco è attualmente in lavorazione.
Il titolo è noto anche per il contributo artistico del maestro Toriyama, che ne ha disegnato i personaggi principali, numerosi NPC e nemici iconici. Pur non avendo partecipato ai successivi Radical Dreamers: Nusumenai Hōseki e Chrono Cross, Toriyama ha continuato a realizzare diverse illustrazioni promozionali nella sua carriera, affiancato da Katsuyoshi Nakatsuru, responsabile in particolare delle copertine del V-Jump.
Aggiornamento: alcune ricostruzioni suggeriscono che potrebbe esserci stato un malinteso da parte dell'interprete durante l'evento. Al momento, non esistono conferme ufficiali da parte di Square Enix.
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🔎 Yūji Horii, creatore della saga Dragon Quest e supervisore originale di Chrono Trigger, avrebbe confermato al Napoli Comicon che un remake del celebre gioco è attualmente in lavorazione.
Il titolo è noto anche per il contributo artistico del maestro Toriyama, che ne ha disegnato i personaggi principali, numerosi NPC e nemici iconici. Pur non avendo partecipato ai successivi Radical Dreamers: Nusumenai Hōseki e Chrono Cross, Toriyama ha continuato a realizzare diverse illustrazioni promozionali nella sua carriera, affiancato da Katsuyoshi Nakatsuru, responsabile in particolare delle copertine del V-Jump.
Aggiornamento: alcune ricostruzioni suggeriscono che potrebbe esserci stato un malinteso da parte dell'interprete durante l'evento. Al momento, non esistono conferme ufficiali da parte di Square Enix.
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Forwarded from Daily Dragon Ball 🐲
✍🏻 IL CONTRIBUTO DI TORIYAMA PER I FILLER DI DRAGON BALL E DRAGON BALL Z
Uno dei problemi principali delle prime due serie di Dragon Ball, è stata la loro troppa vicinanza con l'adattamento del manga: ciò ha portato inevitabilmente a realizzare numerosi episodi e scene filler.
🔎 In un post precedente si erano elencati i principali suggerimenti del Sensei per i filler della Saga dei Saiyan: oltre al design di Gregory - personaggio assente nel manga originale - e qualche indicazione sul passato dei Saiyan, sono stati forniti allo staff dell'anime indicazioni su altri personaggi. Potete recuperarlo qui.
Per la 1ª serie animata, Toriyama realizzò il Fire-Eating Bird, creatura degli ultimi filler che seguivano le vicende del matrimonio tra Goku e Chichi.
Dopo la Saga dei Saiyan, i suoi principali spunti furono il design di Upa cresciuto, Paikuhan, il Grande Kaio e la mappa del cosmo, quest'ultima realizzata su commissione dallo staff dell'anime.
🐲 Daily Dragon Ball
Uno dei problemi principali delle prime due serie di Dragon Ball, è stata la loro troppa vicinanza con l'adattamento del manga: ciò ha portato inevitabilmente a realizzare numerosi episodi e scene filler.
🔎 In un post precedente si erano elencati i principali suggerimenti del Sensei per i filler della Saga dei Saiyan: oltre al design di Gregory - personaggio assente nel manga originale - e qualche indicazione sul passato dei Saiyan, sono stati forniti allo staff dell'anime indicazioni su altri personaggi. Potete recuperarlo qui.
Per la 1ª serie animata, Toriyama realizzò il Fire-Eating Bird, creatura degli ultimi filler che seguivano le vicende del matrimonio tra Goku e Chichi.
Dopo la Saga dei Saiyan, i suoi principali spunti furono il design di Upa cresciuto, Paikuhan, il Grande Kaio e la mappa del cosmo, quest'ultima realizzata su commissione dallo staff dell'anime.
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🌊 UNA DELLE ULTIME KAMEHAMEHA "ARTIGIANALI"
🔎 L'immagine rappresenta una delle ultime volte che l'iconica Kamehameha di Goku è stata animata con metodi interamente tradizionali.
Fino ai primi anni 2000, la Toei disegnava personaggi ed effetti su fogli trasparenti chiamati cels (dall'inglese "celluloid"): pellicole di acetato che venivano colorate a mano e sovrapposte a fondali dipinti; ogni fotogramma richiedeva una fotografia separata.
La scena in questione proviene dal quarto mediometraggio di Dragon Ball, Il cammino dell'eroe (Saikyō e no Michi, 1996), prodotto per celebrare il 10º anniversario dell'anime. È anche l'ultimo film del franchise a essere stato realizzato interamente con animazione su cels.
Dragon Ball GT, trasmesso poco dopo (1996–1997), è invece l'ultima serie a usare lo stesso metodo, prima del passaggio completo alla fotografia digitale.
Dal 1986 fino a oggi, la Kamehameha è stata continuamente reinventata. L'animazione analogica costringeva infatti i direttori della fotografia a trovare soluzioni creative e manuali per ottenere gli effetti desiderati:
▪️ Cels con colori invertiti venivano ripresi in negativo o con sovraesposizione per simulare un lampo accecante durante l'esplosione.
▪️ Altri venivano carteggiati o trattati con solventi per opacizzare alcune aree e ottenere un bagliore realistico quando illuminati.
Con il passaggio al digitale, quel lavoro manuale è scomparso. Oggi, non è più necessario interagire con materiali analogici o costruire effetti ottici fisicamente.
Eppure, come dimostra Dragon Ball DAIMA, la sensibilità e l'occhio del direttore della fotografia rimangono elementi cruciali per mantenere l'originalità e la freschezza della Kamehameha anche a distanza di quarant'anni.
Come racconta Rumiko Nagai, color designer di DAIMA:
Il direttore della fotografia di Dragon Ball DAIMA, Naoyuki Wada, aggiunge:
📸 Foto in allegato proveniente dalla collezione di Kunio Tsujita, color designer di Dragon Ball: Il cammino dell'eroe.
🔎 L'immagine rappresenta una delle ultime volte che l'iconica Kamehameha di Goku è stata animata con metodi interamente tradizionali.
Fino ai primi anni 2000, la Toei disegnava personaggi ed effetti su fogli trasparenti chiamati cels (dall'inglese "celluloid"): pellicole di acetato che venivano colorate a mano e sovrapposte a fondali dipinti; ogni fotogramma richiedeva una fotografia separata.
La scena in questione proviene dal quarto mediometraggio di Dragon Ball, Il cammino dell'eroe (Saikyō e no Michi, 1996), prodotto per celebrare il 10º anniversario dell'anime. È anche l'ultimo film del franchise a essere stato realizzato interamente con animazione su cels.
Dragon Ball GT, trasmesso poco dopo (1996–1997), è invece l'ultima serie a usare lo stesso metodo, prima del passaggio completo alla fotografia digitale.
Dal 1986 fino a oggi, la Kamehameha è stata continuamente reinventata. L'animazione analogica costringeva infatti i direttori della fotografia a trovare soluzioni creative e manuali per ottenere gli effetti desiderati:
▪️ Cels con colori invertiti venivano ripresi in negativo o con sovraesposizione per simulare un lampo accecante durante l'esplosione.
▪️ Altri venivano carteggiati o trattati con solventi per opacizzare alcune aree e ottenere un bagliore realistico quando illuminati.
Con il passaggio al digitale, quel lavoro manuale è scomparso. Oggi, non è più necessario interagire con materiali analogici o costruire effetti ottici fisicamente.
Eppure, come dimostra Dragon Ball DAIMA, la sensibilità e l'occhio del direttore della fotografia rimangono elementi cruciali per mantenere l'originalità e la freschezza della Kamehameha anche a distanza di quarant'anni.
Come racconta Rumiko Nagai, color designer di DAIMA:
👤 Rumiko Nagai: Anche se è sempre la stessa Kamehameha, ogni volta è diversa. Cambiano i colori, la luce, l'intensità. Persino l'espressività del personaggio. In fondo, quell'onda che esplode dalle mani non è altro che un'estensione della visione artistica del direttore della fotografia.
Il direttore della fotografia di Dragon Ball DAIMA, Naoyuki Wada, aggiunge:
👤 Naoyuki Wada: Ho avuto l'occasione di lavorare sulla Kamehameha molte volte, e ogni volta imparo qualcosa di nuovo. È una tecnica all'apparenza semplice, ma in realtà è profondissima.
📸 Foto in allegato proveniente dalla collezione di Kunio Tsujita, color designer di Dragon Ball: Il cammino dell'eroe.
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✏️ Nuove illustrazioni ufficiali realizzate da Katsuyoshi Nakatsuru per il cofanetto Blu-Ray di Dragon Ball DAIMA, disponibile in Giappone dal 2 luglio.
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