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https://www.ideacalcio.net/preparazione-fisica-prevenzione/il-mio-percorso-come-preparatore-atletico-dellu14-del-rimini-fc.html 👇 NUOVO ARTICOLO a cura di Mirko Tornani

Entrare in una nuova realtà calcistica è sempre una sfida, specialmente quando si passa da un contesto dilettantistico a uno professionistico. Quest’anno, a stagione già iniziata, ho avuto l’opportunità di entrare nello staff dell’U14 del Rimini FC come preparatore atletico. È stata la mia prima esperienza con questa fascia d’età e con una metodologia di allenamento già strutturata, dove il mio ruolo era ben definito all’interno di un programma settimanale preciso. Ho dovuto adattarmi, sperimentare e uscire dalla mia comfort zone per trovare il miglior modo per lavorare con questi ragazzi.
https://www.ideacalcio.net/partite-a-tema/partita-a-tema-contesa-delle-seconde-palle-marcature-preventive-e-riaggressione.html 👇 NUOVO ARTICOLO

Se doveste affrontare una gara in cui la squadra avversaria sceglie deliberatamente di calciare qualsiasi pallone il più in avanti possibile e se ciò fosse agli antipodi con quanto solitamente proponete durante la settimana, come pensate si comporterebbero i vostri giocatori in una giornata tale? Non cambierebbe nulla o andrebbero in difficoltà nel fronteggiare una proposta di gioco così differente dalla propria?

La considerazione originaria alla base di esercitazioni come quella che vediamo nel contributo odierno, è l’essere convinti che, soprattutto a livello di settore giovanile, in cui il bagaglio di esperienze calcistiche non è ancora così formato, i giocatori vanno in grossa difficoltà a duellare su una palla alta, contendersi una seconda palla, riaggredire, marcare preventivamente o contendersi una seconda palla se ciò non viene mai proposto all’interno delle nostre sessioni d’allenamento.

Tempo fa pensavo: “E chissene frega, gli altri possono giocare come vogliono. Noi andiamo avanti per la nostra strada”. Se in parte continuo a pensarla allo stesso modo, ho capito che mandare in campo i ragazzi ad improvvisare soluzioni a dinamiche poco o per nulla conosciute, alla fine dei conti non solo fa racimolare pochi punti in quelle occasioni, ma non prepara il giocatore a ciò che in molte prime squadre troverà.

Riguardando la partita dell’andata, campionato regionale U15, persa per 4-1, ho avuto la conferma di ciò che in presa diretta avevo già visto: il prossimo match ci vedrà impiegati contro una compagine che di costruire dal basso non ne ha la benché minima intenzione e orientata esclusivamente alle trasmissioni in avanti (se necessario anche calciando in avanti di prima il pallone); basse, alte, giocabili o meno, non importa, la palla deve andare avanti.

Con queste premesse ho ideato l’esercitazione che ora vedremo, rivolta a tutte le categorie dell’attività agonistica: Giovanissimi, Allievi, Juniores e adulti.

Con l’impossibilità di recuperare il pallone in zona ultra-offensiva (non è volontà dell’avversario quella di costruire dal basso), gli obiettivi diventano pertanto:

duellare su una palla alta; ciò richiede letture delle traiettorie, far densità attorno al punto di caduta della palla, coraggio e voglia di duellare mettendoci del sano agonismo

contesa della seconde palle; una palla che è per aria è un pallone che non è in possesso di nessuna delle due squadre. Spesso ciò che decide le gare è la capacità delle due squadre di impossessarsi di queste seconde palle

marcature preventive; se la prima idea dell’avversario è quella di calciare il pallone in avanti, non possiamo permetterci distrazioni fintanto che stiamo attaccando. Soprattutto i difensori dovranno preoccuparsi di marcare i riferimenti rivali più avanzati al fine di evitare spiacevoli attacchi in campo aperto

riaggressione immediata; per lo stesso motivo del punto precedente, occorre riaggredire immediatamente al fine di ridurre le situazioni di possibile contropiede
https://www.ideacalcio.net/partite-a-tema/attaccare-lo-spazio-dietro-o-davanti-allultima-linea-avversaria.html 👇 NUOVO ARTICOLO

Nell’articolo di oggi vediamo un’esercitazione introdotta nella fase d’attivazione dell’allenamento di venerdì 10 gennaio 2025 con una squadra di Giovanissimi U15. Con l’occasione, considerata l’attinenza dei temi trattati (obiettivi), verranno anche proposte tre varianti di una partita a tema già pubblicata in passato e alla quale col tempo ho apportato alcune modifiche riproponendola con diverse squadre. Le categorie di riferimento, in questo caso, potrebbero essere non solo tutte quelle dell’attività agonistica, bensì anche gli Esordienti.

L’obiettivo principale delle proposte sarà il riconoscimento dello spazio da attaccare davanti o dietro l’ultima linea avversaria (quella difensiva), introducendo pertanto il sotto-sotto-principio dello smarcamento di rottura oltre a tutta quella serie di comportamenti individuali da poter sfruttare in avvicinamento alla palla e che affronteremo nel dettaglio dopo aver analizzato la prima esercitazione.
https://www.ideacalcio.net/partite-a-tema/promuovere-le-relazioni-in-una-coppia-di-attaccanti.html 👇 NUOVO ARTICOLO
Si tratta di due partite a tema accomunate dal medesimo obiettivo: promuovere le relazioni, con e senza palla, in una coppia di attaccanti.
Non sono mai stato un grande sostenitore e amante di tutti quei sistemi di gioco che prevedano l’impiego di due punte centrali; non perché abbia dei preconcetti, bensì perché nelle mie esperienze passate penso di averli sperimentati praticamente tutti, senza tuttavia mai avere l’impressione che il reparto offensivo lavori in sinergia tra i suoi due elementi. Quando parlo infatti di relazioni “con e senza palla” non intendo solamente i possibili sviluppi e combinazioni a 2 giocatori, bensì anche quella serie di movimenti combinati e contrari che potrebbero rivelarsi particolarmente efficaci nel crearsi un’occasione da gol.
Tuttavia, questa intesa, o viene promossa con delle attività destrutturate e magari persino in modo codificato (potrebbe essere la strada più veloce), oppure la si ricerca in attività a più alta complessità, come ad esempio delle partite a tema con opportune regole di provocazione. Prima però di addentrarci sui mezzi operativi di oggi, queste relazioni nascono a mio avviso almeno in parte in modo spontaneo. Due giocatori che interpretano il gioco in modo troppo simile potrebbero eseguire ad esempio lo stesso identico movimento ma è anche vero che interpretare una situazione in modo molto differente potrebbe voler dire non trovare mai un punto di incontro. Pertanto, se le esercitazioni possono sicuramente aiutare, è anche vero che occorrerà il giusto mix tra le caratteristiche degli interpreti.
https://www.ideacalcio.net/situazioni-gioco/situazioni-gioco-varie/ripartenza-veloce-verso-la-porta-avversaria.html 👇 NUOVO ARTICOLO

Si tratta di una situazione di gioco che ognuno di voi potrà decidere di inserire in fasi differenti della propria seduta d’allenamento. Il consiglio è in ogni caso quello di essere sufficientemente riscaldati, visto che le azioni di gioco richiederanno una discreta velocità d’azione.

Si tratta di una situazione di gioco a numeri ridotti ideata per introdurre, tra gli altri obiettivi che vedremo, la ripartenza veloce verso la porta avversaria in seguito ad una riconquista del pallone.

La proposta nasce da un comportamento osservato in gara nelle ultime due stagioni, alla guida di squadre di Giovanissimi diverse: in più di un’occasione siamo riusciti a renderci pericolosi in seguito a riconquiste del pallone susseguenti ad una rimessa laterale della squadra avversaria. Mi sono ricordato allora di un contributo scritto da Emanuele Tedoldi nel 2021 qui su Ideacalcio e mi sono detto: “perché non sfruttare ulteriormente questa situazione a nostro favore? Quale contesto simile si potrebbe ricreare durante la settimana?”
https://www.ideacalcio.net/partite-a-tema/le-partite-a-tema-un-mezzo-didattico-complesso.html 👇 NUOVO ARTICOLO a cura di Cristiano Guazzotti

A differenza di esercitazioni isolate e frammentate, le partite a tema propongono continue situazioni reali in cui i giocatori devono adattarsi, prendere decisioni e risolvere problemi in un contesto dinamico.

È possibile non solo lavorare su aspetti tecnici e tattici, ma farlo dentro uno scenario che rispecchia fedelmente le esigenze del gioco. Questo potente strumento consente di sviluppare simultaneamente capacità cognitive, tattiche e condizionali, rendendo inoltre l’allenamento più efficace e aderente ai principi del nostro modello di gioco.
https://www.ideacalcio.net/il-gioco-piu-bello/super-tele/11-mister-manlio-scopigno.html 👇 NUOVO ARTICOLO a cura di Giovanni Di Martino

"Il 12 aprile il Cagliari si laurea matematicamente campione d’Italia, per la prima e l’unica volta. Quella sera la rosa al completo è ospite nello studio della Domenica Sportiva, accompagnata dall’intelligentissimo vice presidente Arrica, vero artefice dell’impresa e capace di sfruttare al meglio gli agganci economici e politici per il mercato della squadra. In mezzo agli ospiti c’è anche Manlio Scopigno, che di quella squadra è l’allenatore, al quale vengono fatti i complimenti e qualche domanda. Scopigno sbadiglia, si lamenta che ha sonno data l’ora tarda e poi afferma che in campo sono scesi i giocatori e non lui, e quindi se il Cagliari ha vinto lo scudetto sarà merito loro e non suo. Affermazione interessante e stupefacente, specie se confrontata con quella dei tecnici con la mentalità vincente che oggi vincono i campionati e li dedicano a sé stessi."
https://www.ideacalcio.net/situazioni-gioco/situazioni-costruzione/situazioni-di-costruzione-entrare-in-aiuto-dei-compagni-e-sfruttare-i-piccoli-vantaggi.html 👇 NUOVO ARTICOLO a cura di Luca Fattore e Diego Franzoso

Si tratta di una situazione di costruzione ideata per allenare la squadra a saper sfruttare dei piccoli vantaggi che si possono generare nella risalita del pallone, quali ad esempio condizioni di superiorità numerica, e ad accettare con positività una corsa in aiuto dei compagno.
https://www.ideacalcio.net/allenare-la-tecnica/esercizi-tecnica/gioco-iniziale-di-testa-da-porta-a-porta.html 👇 NUOVO ARTICOLO

Si tratta di un gioco inserito nella fase iniziale della seduta di lunedì 13 gennaio con una squadra di Giovanissimi U15. L’attività può a parer mio essere rivolta inoltre alle categorie Esordienti, Allievi, Juniores e prime squadre.

Prima di vedere di che cosa si tratta è opportuno capire il contesto in cui si è inserita la proposta.

Allenandoci di lunedì, giorno successivo all’impegno ufficiale, c’è bisogno di capire e analizzare quanto impegnativa è risultata la gara appena giocata; non solo dal punto di vista fisico, ma soprattutto mentale. Una partita può infatti richiedere un dispendio di energie psichiche elevato perché ad esempio particolarmente sentita dalla squadra oppure perché è stata in bilico nel risultato fino agli ultimi istanti.

Partendo da queste considerazioni cerco di modulare il carico dell’attivazione con un approccio più o meno invasivo (se così vogliamo dire), orientandomi più verso un’attività a carattere principalmente ludico o una situazione di gioco più o meno complessa.

Nel contributo odierno vediamo il primo caso: un’attivazione in cui, al di la del colpo di testa, gesto tecnico che tra l’altro risulta difficilmente allenabile nel contesto situazionale, il focus principale è sul promuovere la struttura socio-affettiva, la condivisione dell’avercela fatta tutti assieme.

Questo genere di attività, in cui viene promosso ad esempio l’abbraccio e il contatto fisico tra i vari membri della squadra, li possiamo ritrovare anche in diverse attivazioni di allenatori di alto livello (nel video qui sopra vediamo il Manchester City di Pep Guardiola ad esempio); a testimonianza del fatto che spesso trascuriamo quanto sia importante sentirsi parte di una famiglia all’interno di un team.

Tra le varie attività sperimentate in questi anni quella di oggi coniuga molto bene le finalità tecniche (il colpo di testa; grazie ad un elevato numero di ripetizioni) con quelle socio-affettive.
https://www.ideacalcio.net/premium/attacco-alla-difesa-sul-lato-tenere-gli-attaccanti-lontani-dalla-nostra-area.html 👇 NUOVO ARTICOLO

Si tratta infatti di una situazione di gioco ideata per promuovere e correggere le relazioni in fase di non possesso tra gli elementi di una catena laterale (prima una e poi l’altra), osservando in particolare la loro capacità di lavorare insieme (tatticamente e a livello comunicativo) per raggiungere lo stesso scopo.

🔑 Punti chiave

tenere gli attaccanti lontani dalla nostra area di rigore. Pressare il portatore (togliergli tempo e spazio)
relazione marco-marco e marco-copro (saper valutare quando orientarsi più sull’uomo e quando nella copertura)
saper leggere e assorbire l’inserimento di ulteriori avversari
considerato il vantaggio che gli attaccanti acquisiscono se accedono all’altro lato, indirizzare e orientare il gioco avversario verso l’esterno
comunicare con partecipazione sia le proprie intenzioni sia l’incitamento ai compagni
https://www.ideacalcio.net/premium/seduta-allenamento-giovanissimi-u15-generare-luomo-libero-nella-striscia-centrale.html 👇 NUOVO ARTICOLO

Nell’articolo di oggi vediamo tre delle quattro esercitazioni (la quarta uscirà nel contributo di domani) che hanno dato forma alla seduta d’allenamento di lunedì 20 gennaio 2025 con una squadra di Giovanissimi U15.

Le proposte possono a mio avviso essere rivolte inoltre a tutte le altre categorie dell’attività agonistica (Allievi, Juniores e adulti), seppur vada considerato quanto il carico cognitivo risulterà decisamente elevato con alcuni gruppi (questo è un tema decisamente complesso e che probabilmente meriterà un articolo specifico).

Detto della complessità sicuramente alta delle proposte, comun denominatore sarà promuovere l’emergenza dell’uomo libero nella risalita del pallone e, più nello specifico, nella zona centrale del campo (dei vantaggi ne abbiamo parlato in un ebook dedicato). Saranno due i comportamenti principalmente promossi:

l’utilizzo del terzo uomo (annessi corretto orientamento del corpo e percezione del lato cieco)
la mobilità finalizzata a disorganizzare la struttura difensiva avversaria
https://www.ideacalcio.net/premium/situazioni-di-gioco-difendersi-dopo-la-palla-persa.html 👇 NUOVO ARTICOLO

Si tratta di una situazione di gioco a numeri ridotti ideata per correggere una situazione (scusate la ripetizione) che in partita accade di frequente, in qualsiasi gara: passaggio sbagliato nella nostra metà campo e avversario “improvvisamente” in possesso del pallone.

Questa condizione può essere più o meno ricercata dalla squadra rivale a seconda dell’altezza del loro primo pressing, dall’intensità e dall’organizzazione di questo, e dalla volontà di orientarsi più sull’uomo o sulla chiusura delle linee di passaggio.

Commettere un errore nella prima risalita del pallone è un qualcosa da mettere in preventivo qualora si voglia risalire il campo evitando di calciarla alla cieca purché sia ben lontano. Prendere sistematicamente gol in questo genere di situazioni non è tuttavia un binomio indissolubile.

Da questa premessa, osservando in gara come l’avversario riesce a volte ad impensierirci (vedi il gol subito ieri), ho pensato di provare a ricreare la medesima situazione. La difficoltà nell’ideare la proposta è stata come simulare la palla persa, considerato che almeno due opzioni già utilizzate in passato non mi convincevano.
https://www.ideacalcio.net/situazioni-gioco/situazioni-gioco-varie/abbatti-il-muro-attacco-alla-difesa.html 👇 NUOVO ARTICOLO

La proposta è una sorta di riadattamento del più tradizionale “attacco alla difesa”, in cui 4 o 5 difensori devono difendere la porta in situazione di inferiorità numerica (solitamente P+4v6). Risultato: sviluppi offensivi piuttosto piatti, poca variabilità e numero di reti realizzate dagli attaccanti decisamente ridotte.

L’esercitazione di oggi nasce pertanto dalla volontà di introdurre il tema della variabilità negli sviluppi offensivi che emergeranno e, soprattutto, la promozione di specifici comportamenti per abbattere il muro avversario… Il come lo vedremo nelle regole di provocazione.
https://www.ideacalcio.net/premium/dal-confronto-nascono-nuovi-scenari-formarsi-per-formare-episodio-4.html 👇 NUOVO ARTICOLO

[..] Nel contributo odierno volevo condividere il quarto esempio pratico di ciò che ne è scaturito da un nostro confronto, proponendovi alcune possibili soluzioni al problema originario.

La categoria di riferimento è quella dei Pulcini U11 (Pulcini al secondo anno).

Uno degli argomenti del nostro confronto è stata la tendenza, di buona parte dei giocatori, a ricevere il pallone sempre sui piedi e raramente nello spazio; come dicevamo con Antonio, non è nemmeno corretto scomodare il termine “attacco della profondità”, bensì, molto più banalmente, ricevere in e sulla corsa.
https://www.ideacalcio.net/allenare-la-tecnica/esercizi-tecnica/gioco-con-finalita-socio-affettiva-passaggio-a-parabola-controlli-e-appoggi-al-volo.html 👇 NUOVO ARTICOLO

Prima di parlare per l’appunto di quelle che sono le finalità, è opportuno rimarcare il fatto che l’esercizio si inserisce nel giorno successivo all’impegno ufficiale di campionato. Questa considerazione è d’obbligo, considerando che seppur i ragazzi abbiano “solamente” 14-15 anni e il recupero fisico avvenga piuttosto in fretta per quasi tutti, lo stress mentale della gara giocata 24 ore prima può avere una peso addirittura maggiore al carico metabolico.

Per questa ragione, proprio in virtù della partita precedente, sono solito scegliere con maggiori attenzioni la prima attività del giorno dopo, optando, in casi come quello che vedremo oggi, per un gioco che coniugi obiettivi tecnici (solitamente meno ricercati nel nostro modello di gioco) con quelli legati alla struttura mentale: in questo caso specifico “fare gruppo”; creare un momento di divertimento da condividere coi compagni.
https://www.ideacalcio.net/il-gioco-piu-bello/articoli-vari/determinanti-del-possesso-palla-nel-gioco-del-calcio.html 👇 NUOVO ARTICOLO FREE

Nelle ricerche sull’importanza del possesso della palla nel gioco del calcio è stata prestata poca attenzione ai suoi determinanti. Utilizzando i dati di 170 partite della Liga Spagnola 2003-2004, spieghiamo perché le differenze nel possesso della palla tra le squadre siano così grandi. In particolare, vengono esaminate quattro variabili: lo stato evolutivo della partita (cioè se la squadra sta vincendo, perdendo o pareggiando), il luogo (cioè se gioca in casa o in trasferta), e l’identità della squadra e dell’avversario in ogni partita. I risultati dell’analisi mostrano che queste quattro variabili sono statisticamente significative e spiegano la maggior parte della varianza nel possesso della palla. In breve, le squadre che giocano in casa hanno più possesso della palla rispetto a quelle in trasferta, le squadre hanno più possesso quando stanno perdendo che quando stanno vincendo o pareggiando, e l’identità dell’avversario è importante: più debole è l’avversario, maggiore è il possesso della palla.
https://www.ideacalcio.net/partite-a-tema/giocare-dentro-per-giocare-dentro.html 👇 NUOVO ARTICOLO

Nell’articolo di oggi vediamo ben tre esercitazioni portate sul campo con squadre di Giovanissimi e rivolte inoltre a tutte le altre categorie dell’attività agonistica: Allievi, Juniores e adulti; non escluderei un loro riadattamento neppure con gli Esordienti, la dove le qualità del gruppo siano tali da spingere l’allenatore ad alzare l’asticella.

Il comun denominatore delle tre proposte sarà l’obiettivo principale: promuovere una serie di comportamenti individuali e collettivi per risalire il campo utilizzando la zona centrale del campo.

Dei vantaggi di tale strategia ne ho ampiamente parlato nell’ebook “Comandare il centro per comandare il gioco”, evidenziando come la striscia verticale-centrale del terreno di gioco rappresenti l’opportunità più rapida per avvicinarci all’obiettivo: la porta = il gol.

Se alcuni allenatori tuttavia prediligono optare per altre alternative, ritenendo la scelta precedente troppo rischiosa, c’è da dire che “così come lo conosciamo noi il vantaggio, ne è a conoscenza anche la squadra rivale”. Risultato: zona centrale spesso congestionata e troppo densa per poter risalire direttamente.

Il titolo di questo articolo è pertanto volutamente provocatorio, considerato che da tempo qualcuno ha già coniato l’aforisma “giocare dentro per giocare fuori o giocare fuori per giocare dentro” per far comprendere come il binomio profondità e ampiezza (o viceversa) sia indissolubile; diciamo che l’idea di questo contributo vuole essere quella di forzare il concetto di risalita per vie centrali, prendendo poco o per nulla in considerazione il concetto di massima ampiezza.
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Si tratta di una situazione di gioco a numeri ridotti ideata per correggere o introdurre alcune criticità osservate in gara. “Correggere o introdurre”, a seconda della categoria che stiamo allenando. Come scrivo spesso, questo genere di attività possono essere utilizzate coi più grandi come momento correttivo, mentre ad esempio coi Giovanissimi per approcciarsi ad alcuni comportamenti che, vista la giovane età, si conoscono poco o nulla.

Lavorando da anni nel settore giovanile sono ben consapevole che due dei momenti che le mie squadre possono soffrire maggiormente sono:

✔️ affrontare una squadra con un forte approccio reattivo o attendista: proposta di gioco proattivo quasi rinunciataria e rivolta per lo più al gioco di rimessa. Il momento che possiamo soffrire contro questo genere di squadre è la ripartenza (in campo grande o piccolo), quegli attimi immediatamente successivi alla perdita del possesso.

✔️ affrontare una squadra che calcia lungo qualsiasi tipo di situazione di gioco, sia essa a palla ferma o in movimento. L’avversario vuole pertanto provare a indirizzare la gara su un contesto di gioco a noi poco congeniale (in settimana non ricerchiamo una manovra offensiva di quel tipo) ma che rientra di fatto “nel manuale del calcio”.

📝 Diciamo che per quanto non mi piaccia giocare gare contro avversari di questo genere, l’avversario ha tutto il diritto di poterlo fare.

Per questa ragione credo sia utile, come ho già scritto in altri contributi in cui vi parlavo di qualche partita a tema, portare sul campo durante la stagione alcuni lavori che certamente torneranno utili quando si affronteranno avversari di questo tipo (certo, nel settore giovanile ci si aspetterebbe di non trovarne moltissime di gare così…).
https://www.ideacalcio.net/partite-a-tema/situazione-e-partita-a-tema-generare-un-vantaggio-sulle-catene-laterali.html 👇 NUOVO ARTICOLO

Si tratta di una situazione di gioco (con degli elementi caotici che approfondiremo nelle prossime righe) e di una partita a tema che vogliono promuovere l’emergenza di comportamenti individuali e collettivi nelle catene laterali, utili a generarsi un vantaggio sfruttando una delle possibilità che verranno promosse.

Tra i comportamenti promossi, come si vede ad esempio in questa clip, avremo principalmente:

il gioco associato (combinazioni a 2-3 giocatori)

muoversi per creare spazio per sé stessi o per i compagni

il dribbling

l’inserimento del centrocampista in profondità

Partendo da situazioni di parità o leggera superiorità numerica, la squadra dovrà riuscire a progredire in qualche modo su quello stesso lato o colpire improvvisamente quello opposto.

Il carico cognitivo delle proposte è alto, ricche di regole di provocazione che incentivano, senza tuttavia forzarli, alcuni comportamenti individuali particolarmente adatti alle caratteristiche dei giocatori a disposizione in rosa (“un abito cucito su misura”).
https://www.ideacalcio.net/premium/situazioni-di-finalizzazione-estro-nellattaccare-la-porta-articolo-43.html 👇 NUOVO ARTICOLO

L’obiettivo dell’esercitazione è quello di allenare la finalizzazione in porta all’interno di un contesto situazionale; questo perché, come ho già scritto in tanti altri articoli e nell’ebook “Allenare la finalizzazione utilizzando le situazioni”, ritengo che le proposte analitiche per allenare il tiro in porta siano molto lontane da ciò che i giocatori ritroveranno, ma soprattutto vivranno, in gara. Un tiro in porta sarà sempre condizionato dall’emotività del momento, che sarà dettata ad esempio dal risultato e dall’importanza della partita, oltre che dalla propria condizione psico-fisica. Per questo ritengo sia fondamentale calare in allenamento il giocatore in un contesto quanto più simile (per quanto la componente emotiva sarà impossibile da riprodurre fedelmente) a ciò che potrà ritrovare in gara.
2025/07/04 14:35:27
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