🇵🇱🇺🇦 POLONIA, IL GIUDICE RIFIUTA L'ESTRADIZIONE DEL SOSPETTATO UCRAINO: “LE AZIONI NON ERANO ILLEGITTIME. AL CONTRARIO, ERANO GIUSTIFICATE, RAZIONALI E GIUSTE”
Il giudice polacco Dariusz Łubowski, del tribunale distrettuale di Varsavia, ha emesso una sentenza ieri 17 ottobre 2025 in cui ha rifiutato l'estradizione in Germania di un cittadino ucraino sospettato di aver sabotato i gasdotti Nord Stream nel settembre 2022.

Il sospettato, identificato come Volodymyr Z. (o Vladimir Zhuravlev), un sub ucraino, era ricercato dalle autorità tedesche per il suo presunto coinvolgimento nell'operazione di sabotaggio, che ha causato esplosioni nei gasdotti Nord Stream 1 e 2 nel Mar Baltico. Nella sua motivazione, il giudice Łubowski ha contestualizzato l'azione nel quadro dell'invasione russa dell'Ucraina, sostenendo che gli ucraini non possono essere considerati terroristi o sabotatori quando agiscono per difendere la propria patria.

Ha dichiarato che, se l'Ucraina ha organizzato una missione armata per distruggere infrastrutture nemiche come i gasdotti, tali azioni "non erano illegali; al contrario, erano giustificate, razionali e giuste".

Łubowski Ha fatto riferimento a concetti filosofici e giuridici storici, da Aristotele e Cicerone a Paweł Włodkowic, per argomentare che si tratta di una "guerra giusta" contro un aggressore.

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