Il segreto del fiore d'oro o del grande uno
Pierpaolo Pracca - Antropologo, Psicologo, Psicoterapeuta
Maestro taoista che tiene in mano l'elixir di lunga vita. Statuina di epoca Ming.
Senza principio, n� fine,
Senza passato, senza futuro,
Un alone di luce circonda il mondo dello spirito.
Ci si dimentica a vicenda,
calmi e puri pieni della potenza e del vuoto.
(Lu Tzu, Il segreto del Fiore D'Oro)
Il trattato del Fiore d'Oro o del Grande Uno � quasi l'unico testo completo che si conosca, riguardante le pratiche iniziatiche cinesi ed in particolare il taoismo operativo. Gli insegnamenti del libro, attribuiti al maestro Lu-Tzu, che visse fra la fine dell'VIII e il principio del IX secolo d.C. hanno per oggetto procedimenti di alchimia interiore, spirituale, la quale con particolari tecniche di meditazione e di direzione delle "correnti sottili" dell'organismo mira alla trasmutazione ed alla integrazione dell'essere umano, alla dischiusura della coscienza sulla trascendenza e sull'originario, dischiusura simboleggiata appunto dal fiore d'oro. Questi insegnamenti si rifanno non solo al taoismo ma anche alla forma Zen del buddismo. Il Segreto del Fiore d'oro � un documento assai interessante, unico nel suo genere in cui si trovano le premesse di gran parte delle Psicologie orientali e delle pratiche yogiche (Tai chi e Qi-Qong) oggi tanto in voga in occidente. ⬇️⬇️https://www.airesis.net/exoriente_fioredoro.html
Pierpaolo Pracca - Antropologo, Psicologo, Psicoterapeuta
Maestro taoista che tiene in mano l'elixir di lunga vita. Statuina di epoca Ming.
Senza principio, n� fine,
Senza passato, senza futuro,
Un alone di luce circonda il mondo dello spirito.
Ci si dimentica a vicenda,
calmi e puri pieni della potenza e del vuoto.
(Lu Tzu, Il segreto del Fiore D'Oro)
Il trattato del Fiore d'Oro o del Grande Uno � quasi l'unico testo completo che si conosca, riguardante le pratiche iniziatiche cinesi ed in particolare il taoismo operativo. Gli insegnamenti del libro, attribuiti al maestro Lu-Tzu, che visse fra la fine dell'VIII e il principio del IX secolo d.C. hanno per oggetto procedimenti di alchimia interiore, spirituale, la quale con particolari tecniche di meditazione e di direzione delle "correnti sottili" dell'organismo mira alla trasmutazione ed alla integrazione dell'essere umano, alla dischiusura della coscienza sulla trascendenza e sull'originario, dischiusura simboleggiata appunto dal fiore d'oro. Questi insegnamenti si rifanno non solo al taoismo ma anche alla forma Zen del buddismo. Il Segreto del Fiore d'oro � un documento assai interessante, unico nel suo genere in cui si trovano le premesse di gran parte delle Psicologie orientali e delle pratiche yogiche (Tai chi e Qi-Qong) oggi tanto in voga in occidente. ⬇️⬇️https://www.airesis.net/exoriente_fioredoro.html
Musica sciamanica
Stefano Zuffi
Chi è convinto che l'altro non sa cantare, basta che ne definisca il canto come un vociare e un gracchiare per immaginarsi di avere ragione. Non v'è che da applicare che una certa terminologia per trasformare agevolmente dei in idoli, volti in maschere grottesche, immagini votive in feticci, discussioni in chiacchierate e per riaffermare su oggetti e su situazioni oggettive le proprie prevenzioni
(Janheinz Jahn)
Nella nostra condizione di "udenti" siamo soliti privilegiare il significato e l'aspetto fisico rispetto a quello culturale (orecchio biologico e orecchio culturale): sottovalutare l'importanza di questa dialettica dell'udire, il suo continuo interagire e interscambiarsi, significa semplificare il gesto di udire fino a ridurlo a una causa, una conseguenza del suono/rumore, disconoscendo la capacit� dell'uomo di trasformare fattori culturali in fattori biologici. ⤵️⤵️https://www.airesis.net/artemuse_musicasciamanica.html
Stefano Zuffi
Chi è convinto che l'altro non sa cantare, basta che ne definisca il canto come un vociare e un gracchiare per immaginarsi di avere ragione. Non v'è che da applicare che una certa terminologia per trasformare agevolmente dei in idoli, volti in maschere grottesche, immagini votive in feticci, discussioni in chiacchierate e per riaffermare su oggetti e su situazioni oggettive le proprie prevenzioni
(Janheinz Jahn)
Nella nostra condizione di "udenti" siamo soliti privilegiare il significato e l'aspetto fisico rispetto a quello culturale (orecchio biologico e orecchio culturale): sottovalutare l'importanza di questa dialettica dell'udire, il suo continuo interagire e interscambiarsi, significa semplificare il gesto di udire fino a ridurlo a una causa, una conseguenza del suono/rumore, disconoscendo la capacit� dell'uomo di trasformare fattori culturali in fattori biologici. ⤵️⤵️https://www.airesis.net/artemuse_musicasciamanica.html
👍3