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Wwf (World Wide Fund for Nature) al via “Urban Nature”: più di 50 città pronte a promuovere la biodiversità in città

📌 Secondo i dati del report "Urban Nature 2019" l'intervento umano ha trasformato il 75% della superficie delle terre emerse e ha provocato impatti cumulativi per il 66% delle aree oceaniche. Nel 2050 la popolazione urbana sarà di 6 miliardi. In Italia la copertura media del verde urbano nelle città metropolitane è del 30%.

Più di 50 città italiane sono pronte a celebrare la festa della biodiversità firmata Wwf con l’evento “Urban Nature“. L’obiettivo delle giornata, che vede Bologna come capifila, è quello promuovere il volto verde della città: “Dobbiamo ampliare la conoscenza sulla natura nei centri abitati e promuovere la partecipazione attiva. E poi attivare la comunità a scoprire e curare le aree verdi di cui spesso ignoriamo anche l’esistenza”, come spiegano gli organizzatori. Così oggi 6 ottobre, l’Italia si prepara a dare il via a cacce al tesoro, visite guidate, biciclettate per esplorare la natura in città, laboratori di pittura, disegno e fotografia, manutenzione di orti didattici e mostre d’arte naturalistica.

Festeggiare la natura in città – precisa il presidente del Wwf Italia Donatella Bianchi – significa dare valore a tutto quello che arricchisce le nostre giornate all’interno delle città, quello che migliora la nostra salute e la qualità della vita negli ambienti urbani dove spesso si trova la natura che non ti aspetti”. Un nuovo modo di vivere la città che si deve contrapporre al continuo impatto urbanistico: secondo i dati del report “Urban Nature 2019” l’intervento umano ha ormai trasformato il 75% della superficie delle terre emerse e ha provocato impatti cumulativi per il 66% delle aree oceaniche, eliminando l’85% delle zone umide presenti sulla Terra. Non solo: la popolazione urbana è cresciuta con grande rapidità dal 1950, passando dai 746 milioni di abitanti di allora, ai 4 miliardi del 2014 arrivando in futuro, secondo le stime, a superare i 6 miliardi nel 2050.

Secondo l’ultima rilevazione Istat del 2016, i Comuni italiani con un’alta urbanizzazione rappresentano, invece, meno del 5% del territorio ma accolgono più del 33% delle persone. E poi: le 14 città metropolitane italiane, pur interessando solo l’1,2% del territorio nazionale, ospitano il 16% della popolazione italiana (9 milioni e mezzo di persone solo a Roma e Milano: con rispettivamente 2 milioni e 800 mila e 1 milione e 300 mila cittadini). Mentre la copertura media considerata del verde urbano nelle città metropolitane è quindi del 30%. Con delle forti differenziazioni tra le singole realtà: si passa dal 42% di Bologna al 9% di Cagliari. Così “Urban Nature” sta cercando di aprirsi a sempre più comitati e reti di cittadini che gestiscono parchi urbani e giardini condivisi, orti sociali, attività di apicoltura.

#Annairam
I cittadini possono far cambiare idea sulla plastica alle aziende

Più volte abbiamo rimarcato come – senza l’impegno concreto da parte delle multinazionali – le pratiche virtuose dei cittadini per combattere l’invasione della plastica rischiano di essere una vana lotta.

Ma se i cittadini indossano i panni dei consumatori e protestano, ecco che allora qualcosa inizia a cambiare. A due anni dal suo lancio, la campagna di Greenpeace No Plastica ha raggiunto un successo che pareva impossibile: convincere una delle più grandi multinazionali a rivedere la propria politica di packaging.

Il tramonto della plastica
Il gruppo in questione è Unilever, uno dei più grandi produttori di prodotti per l’igiene e la casa.

Unilever gestisce 400 differenti marchi che vanno dal settore food a quello dei detersivi. «L’azienda si è impegnata pubblicamente a ridurre di 100 mila tonnellate la produzione di packaging di plastica e dimezzare l’uso di plastica vergine per i suoi imballaggi entro il 2025» spiega Greenpeace.

L’associazione ambientalista non intende però fermarsi. «Adesso chiediamo anche ad altri grandi marchi come Nestlé, Coca-Cola, PepsiCo, Ferrero, San Benedetto e Danone di ridurre l’uso di plastica per confezionare i loro prodotti e investire in sistemi di consegna alternativi».

📌 Ma non è la soluzione definiva.
Gli impegni presi da Unilever segnano un importante cambio di rotta.
Ma, secondo Greenpeace, si può fare ancora molto altro. «Ad esempio andando alla radice del problema e, invece di puntare sulla plastica riciclate, investire in modelli di business alternativi basati sullo sfuso e sulla ricarica che non prevedano il ricorso a imballaggi monouso».

Di tutta la plastica prodotta più del 90% non è mai stato riciclato e proprio i flaconi sono tra i prodotti che impiegano più tempo per degradarsi.

Disperso nell’ambiente un flacone resiste 400 anni: come se un contenitore utilizzato da Galileo Galilei o William Shakespeare vagasse ancora per il mare.

Fonte

#Annairam
Rosmarino: proprietà, benefici e impieghi in erboristeria e fitoterapia

Che cos’è il rosmarino Appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, genere Rosmarinus officinalis, il rosmarino è un arbusto di tipo perenne, dato che si mantiene sempre verde per tutto l’anno indipendentemente dalle condizioni climatiche.Si tratta di un vegetale tipico della macchia mediterranea, in grado di crescere fino a oltre mille metri di altitudine, assumendo un aspetto cespuglioso che non supera mai i due metri in altezza. A seconda della tipologia dei rami, il rosmarino può essere eretto o prostrato, comunque sempre caratterizzato da foglie aghiformi, di consistenza coriacea, lucide e vellutate, di colore verde scuro.La pianta produce piccole infiorescenze di tonalità..
#ladycat80
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📌 Il punto sull’inconcludente COP25 di Madrid.

È in corso a Madrid, fino al 13 dicembre, la 25a Conferenza sul clima COP25, organizzata dall’Unfccc (la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici).

Se la Conferenza sul clima di Parigi COP21 del dicembre 2015 – quando 195 Paesi hanno adottato il primo Accordo universale e giuridicamente vincolante sul clima mondiale con l’obiettivo di fermare il cambiamento climatico – fu il momento della presa di coscienza, della decisione ad agire, della speranza nel futuro, il seguito è stato a dir poco deludente.

A Madrid, in questi giorni, tra i grandi del mondo non c’è accordo su quali strumenti mettere in campo e sulle strategie e anche la 25a Conferenza si avvia a chiudersi con magri risultati, mentre gli eventi meteorologici estremi stanno diventando la “nuova normalità” e, secondo gli esperti, il punto di non ritorno è stato ormai raggiunto.

L'articolo è lungo, vi invito a leggerlo perché è importante e interessante per tutti.


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✍🏻 #Annairam
🍏 @AlNaturale
Le proprietà della valeriana: un rimedio contro l'insonnia e l'irritabilità
https://24salute.com/le-proprieta-della-valeriana/
Limoni congelati: un rimedio contro diabete, obesità e altre malattie
https://newsvarie.net/limoni-congelati/
Disinfettante per le mani: 4 ricette da fare a casa
https://www.panecirco.com/disinfettante-mani-4-ricette/

Nel caso in cui tu, per motivi prettamente professionali o a causa di una vita sociale colma di frequentazioni, sia costretto a frequentare luoghi densamente affollati (come ad esempio una palestra), di fondamentale importanza è l’utilizzo di un buon disinfettante per le mani. Si tratta di un prodotto il quale, oltre che liberare lo strato superficiale della pelle da batteri ed agenti potenzialmente patogeni, provvede ad una buona pulizia anche qualora tu non possa disporre di tutto il necessario (acqua e sapone) per la detersione tradizionale. Come potresti facilmente immaginare, vasta e variegata è la gamma di prodotti reperibili in..
2025/07/06 01:36:04
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