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LA RUSSIA SCIOCCA LA NATO: IMPARA PIÙ VELOCEMENTE, SPARA DI PIÙ
Il Segretario Generale della NATO Mark Rutte ha appena ammesso:
🏳️ 🇷🇺 “La Russia adatta tutto ciò che viene usato contro di essa in Ucraina entro 2-3 settimane.”
Questa velocità di apprendimento sta costringendo la NATO a riscrivere l'intero assetto militare.
💬 "Impariamo ogni giorno dall'Ucraina", ha affermato Rutte.
Ma la Russia sta imparando più velocemente. E produce di più.
Per usare le parole di Rutte: la Russia produce in 3 mesi tanti proiettili quanti ne produce la NATO in un anno.
Gli osservatori sostengono che i continui elogi di Rutte all'esercito russo mirano a spaventare i leader occidentali, inducendoli ad aumentare la spesa militare in vista di un imminente scontro.
Il Segretario Generale della NATO Mark Rutte ha appena ammesso:
Questa velocità di apprendimento sta costringendo la NATO a riscrivere l'intero assetto militare.
Ma la Russia sta imparando più velocemente. E produce di più.
Per usare le parole di Rutte: la Russia produce in 3 mesi tanti proiettili quanti ne produce la NATO in un anno.
Gli osservatori sostengono che i continui elogi di Rutte all'esercito russo mirano a spaventare i leader occidentali, inducendoli ad aumentare la spesa militare in vista di un imminente scontro.
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Media is too big
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Simbolicamente, il 22 giugno.
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Seconda parte del mio articolo sul Tournament of Shadows che sta andando in scena tra Asia Centrale e Medio Oriente e che è ora esploso violentemente con il conflitto tra Israele e Iran. Un teatro delle Ombre che si combatte senza esclusione di colpi tra Cina e Russia da una parte e USA dall'altra, con tutta una serie di personaggi minori. Le ore sono convulse e ho corretto questo lungo e spero interessante articolo fino all'ultimo minuto, facendo anche una prima disamina del cessate il fuoco annunciato stanotte da Trump! Se tutto si fermasse ad ora sarebbe una nettissima vittoria di Cina e Russia e una sconfitta storica per gli USA e Israele. Ma non ho manco finito di scrivere che leggo come il cessate il fuoco (annunciato da Trump) sarebbe già stato violato. Tutto pazzesco...come in un teatro delle ombre, appunto!!
www.lantidiplomatico.it
Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)
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Secondo quanto riferito da alcuni reports, Israele ha preso di mira il radar iraniano.
Israele conferma: l'obiettivo iraniano è stato colpito, i piloti israeliani sono ora in viaggio verso casa.
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Forwarded from Pino Cabras
DOPO 12 GIORNI
Al netto di possibili nuove operazioni "false flag" nelle quali i terroristi del Sionismo Reale sono specialisti - e che potrebbero trascinare ancora Trump nel gorgo della guerra - possiamo dire che questa mano della partita l'hanno persa male. Il loro obiettivo di fondo rimane sì lo stesso degli ultimi trent'anni: destrutturare e assoggettare il Medio Oriente sotto le insegne di un messianismo violento volto a dominare il mondo. Ma dovranno rinviare rispetto alle accelerazioni che vorrebbero sia il loro Genocida in Capo (il tiranno di Tel Aviv) sua i parassiti feroci che ricoprono cariche ministeriali nel suo governo. Sarebbe interessante ora chiedere anche agli squallidi guerrafondai che vogliono spolpare i popoli europei con il riarmo se ora sono dispiaciuti per il fatto che quei terroristi che "stanno lavorando per noi" hanno incassato una momentanea sconfitta politica.
Rimane un quadro devastato per il Diritto internazionale, con un livello di fiducia diplomatica ai minimi e dunque precario proprio quando si amplificano i pericoli e le tensioni. I genocidi e i neocon hanno infatti interrotto e bombardato anche le vie negoziali.
In tutto questo, Trump - che si barcamenava tra neocon e contrari alla guerra e contava di essere un soggetto attivo in grado di governare le ali e fare "il centro che decide" - oggi rappresenta un punto di equilibrio passivo e dunque "un centro che ratifica".
In altre parole, credo che il presidente USA si sia posto in una posizione che cercava di conciliare l'inconciliabile, con contraddizioni (e personalità) non componibili. Voleva governare dal centro e con compromessi affrontati con un presunto pragmatismo. Ha sopravvalutato la tenuta del mondo Maga e sottovalutato la pianificazione strategica del mondo neocon, che ha obiettivi messianici e legami diretti con i principali fondi di investimento. Risultato: comandano quelli con il progetto più attrezzato e Trump ratifica. Si naviga tutti a vista in un mare agitato e turbolento.
Al netto di possibili nuove operazioni "false flag" nelle quali i terroristi del Sionismo Reale sono specialisti - e che potrebbero trascinare ancora Trump nel gorgo della guerra - possiamo dire che questa mano della partita l'hanno persa male. Il loro obiettivo di fondo rimane sì lo stesso degli ultimi trent'anni: destrutturare e assoggettare il Medio Oriente sotto le insegne di un messianismo violento volto a dominare il mondo. Ma dovranno rinviare rispetto alle accelerazioni che vorrebbero sia il loro Genocida in Capo (il tiranno di Tel Aviv) sua i parassiti feroci che ricoprono cariche ministeriali nel suo governo. Sarebbe interessante ora chiedere anche agli squallidi guerrafondai che vogliono spolpare i popoli europei con il riarmo se ora sono dispiaciuti per il fatto che quei terroristi che "stanno lavorando per noi" hanno incassato una momentanea sconfitta politica.
Rimane un quadro devastato per il Diritto internazionale, con un livello di fiducia diplomatica ai minimi e dunque precario proprio quando si amplificano i pericoli e le tensioni. I genocidi e i neocon hanno infatti interrotto e bombardato anche le vie negoziali.
In tutto questo, Trump - che si barcamenava tra neocon e contrari alla guerra e contava di essere un soggetto attivo in grado di governare le ali e fare "il centro che decide" - oggi rappresenta un punto di equilibrio passivo e dunque "un centro che ratifica".
In altre parole, credo che il presidente USA si sia posto in una posizione che cercava di conciliare l'inconciliabile, con contraddizioni (e personalità) non componibili. Voleva governare dal centro e con compromessi affrontati con un presunto pragmatismo. Ha sopravvalutato la tenuta del mondo Maga e sottovalutato la pianificazione strategica del mondo neocon, che ha obiettivi messianici e legami diretti con i principali fondi di investimento. Risultato: comandano quelli con il progetto più attrezzato e Trump ratifica. Si naviga tutti a vista in un mare agitato e turbolento.
Spartirsi il bottino
Il 18 giugno, il quotidiano conservatore The Jerusalem Post, in una lettera aperta a Donald Trump, lo esortava: “Creare una coalizione in Medio Oriente per la spartizione dell’Iran e incoraggiare piani a lungo termine per un Iran federalizzato o diviso”. Questo per dare l’idea di che cosa frulla per la testa dei sionisti, altro che la fiaba della bomba iraniana: spartirsi l’Iran e le sue risorse, prendere il controllo diretto dello Stretto di Hormuz – attraverso cui transita circa il 20% del petrolio mondiale – e di un bel pacchetto di forniture alla Cina.
Mario Rossi via Facebook
Il 18 giugno, il quotidiano conservatore The Jerusalem Post, in una lettera aperta a Donald Trump, lo esortava: “Creare una coalizione in Medio Oriente per la spartizione dell’Iran e incoraggiare piani a lungo termine per un Iran federalizzato o diviso”. Questo per dare l’idea di che cosa frulla per la testa dei sionisti, altro che la fiaba della bomba iraniana: spartirsi l’Iran e le sue risorse, prendere il controllo diretto dello Stretto di Hormuz – attraverso cui transita circa il 20% del petrolio mondiale – e di un bel pacchetto di forniture alla Cina.
Mario Rossi via Facebook
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L'obiettivo è creare una nuova "cortina di ferro" in Europa.
Fonte: The Telegraph
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Israele, nonostante il cessate il fuoco, continua a sorvolare i cieli dell'Iran. La difesa aerea è attiva contro i droni.