🇺🇸Medio Oriente: il futuro passa da Washington
👉 Leggi il Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/pubblicazione/medio-oriente-il-futuro-passa-da-washington-199306
🛑È stato pubblicato il Rapporto ISPI 2025 “L’ora della verità”, che verrà presentato giovedì 6 febbraio alle 18:00 a Palazzo Clerici. Scopri di più: https://www.ispionline.it/it/evento/lora-della-verita-presentazione-del-rapporto-ispi-2025
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🇺🇸 La fine di USAID?
Negli ultimi giorni a finire nel mirino del presidente Trump non sono stati solo i partner commerciali, ma anche USAID, l’Agenzia USA per lo sviluppo internazionale. I dipendenti dell’organismo governativo, che gestisce più del 60% degli aiuti stanziati dagli Stati Uniti nel mondo, per il momento sono stati messi in congedo e i fondi congelati. Elon Musk ha già dichiarato che l’ente non è recuperabile e spinge per la sua chiusura. Missione complicata visto che servirebbe un atto del Congresso, dove i repubblicani hanno una maggioranza molto piccola. Per il momento, comunque, il danno è fatto.
👉 Il grafico del giorno: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/la-fine-di-usaid-199436
Negli ultimi giorni a finire nel mirino del presidente Trump non sono stati solo i partner commerciali, ma anche USAID, l’Agenzia USA per lo sviluppo internazionale. I dipendenti dell’organismo governativo, che gestisce più del 60% degli aiuti stanziati dagli Stati Uniti nel mondo, per il momento sono stati messi in congedo e i fondi congelati. Elon Musk ha già dichiarato che l’ente non è recuperabile e spinge per la sua chiusura. Missione complicata visto che servirebbe un atto del Congresso, dove i repubblicani hanno una maggioranza molto piccola. Per il momento, comunque, il danno è fatto.
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Trump, Gaza e la "Riviera del Medio Oriente"
👉 Leggi il Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/trump-gaza-e-la-riviera-del-medio-oriente-199433
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🇺🇸Panama nel mirino di Trump
Botta e risposta, ieri, tra il dipartimento di Stato americano e l’Autorità per la gestione del Canale di Panama, con quest’ultima che ha smentito che sia stato raggiungo un accordo per il passaggio gratuito delle navi governative statunitensi. La vicenda si inserisce in un quadro già teso, con Trump che da settimane dichiara di voler annettere il Canale (già oggi utilizzato moltissimo da navi provenienti da o dirette verso gli Stati Uniti). Per venire incontro a Trump, il presidente panamense Mulino ha già accettato di non rinnovare la partecipazione del suo paese alla Belt and Road Initiative cinese. Basterà?
👉 Il grafico del giorno: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/panama-nel-mirino-di-trump-199725
Botta e risposta, ieri, tra il dipartimento di Stato americano e l’Autorità per la gestione del Canale di Panama, con quest’ultima che ha smentito che sia stato raggiungo un accordo per il passaggio gratuito delle navi governative statunitensi. La vicenda si inserisce in un quadro già teso, con Trump che da settimane dichiara di voler annettere il Canale (già oggi utilizzato moltissimo da navi provenienti da o dirette verso gli Stati Uniti). Per venire incontro a Trump, il presidente panamense Mulino ha già accettato di non rinnovare la partecipazione del suo paese alla Belt and Road Initiative cinese. Basterà?
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🇨🇩Repubblica Democratica del Congo: inferno a Goma
👉 Leggi il Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/repubblica-democratica-del-congo-inferno-a-goma-199710
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🇮🇷🇺🇸Iran-USA, dialogo impossibile?
Oggi l’ayatollah Khamenei, la massima autorità iraniana, ha chiuso alla possibilità di un dialogo con la nuova amministrazione statunitense, citando il burrascoso passato con Trump. Un passato che sembra ritornare, visto che martedì il presidente ha firmato un ordine esecutivo per ritornare alla “maximum pressure” del primo mandato. Che non sia esattamente così lo ha però segnalato lo stesso Trump, quando ha aperto alla possibilità di un nuovo negoziato. Il presidente sembra insomma usare le sanzioni come i dazi: più uno strumento di pressione (appunto) per sedersi al tavolo negoziale, che una punizione permanente. Funzionerà?
👉 Il grafico del giorno: https://www.ispionline.it/pubblicazione/iran-usa-dialogo-impossibile-200090
Oggi l’ayatollah Khamenei, la massima autorità iraniana, ha chiuso alla possibilità di un dialogo con la nuova amministrazione statunitense, citando il burrascoso passato con Trump. Un passato che sembra ritornare, visto che martedì il presidente ha firmato un ordine esecutivo per ritornare alla “maximum pressure” del primo mandato. Che non sia esattamente così lo ha però segnalato lo stesso Trump, quando ha aperto alla possibilità di un nuovo negoziato. Il presidente sembra insomma usare le sanzioni come i dazi: più uno strumento di pressione (appunto) per sedersi al tavolo negoziale, che una punizione permanente. Funzionerà?
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USA: Trump e Musk in guerra contro Washington
👉 Leggi il Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/usa-trump-e-musk-in-guerra-contro-washington-200146
🎙️Qual è l'importanza strategica della Groenlandia nella competizione tra le grandi potenze? Guarda il nuovo episodio di Globally, il video-podcast ISPI dedicato alla geopolitica: https://youtu.be/JDC4gdj9eG8
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🤖 Parte il Summit sull’Intelligenza Artificiale
Oggi a Parigi si apre il summit sull’Intelligenza Artificiale. Rappresentanti del settore privato, esponenti della società civile e funzionari pubblici (inclusi Macron e il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance) parleranno del futuro della IA e di come (e quanto) regolarla. Tante parole, ma nel frattempo l’Europa è “missing in action”. Il settore privato nei 27 paesi UE, sommati insieme, investe più o meno tanto quanto in Cina, ma in maniera molto frammentata e resta lontanissimo dagli USA. Certo, nel weekend Macron ha annunciato che la Francia punta ad attrarre più di 100 miliardi “nei prossimi anni”. Ma anche questa cifra impallidisce se confrontata con l’intenzione di Trump di attrarne 500.
👉 Il grafico del giorno: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/parte-il-summit-sullintelligenza-artificiale-200323
Oggi a Parigi si apre il summit sull’Intelligenza Artificiale. Rappresentanti del settore privato, esponenti della società civile e funzionari pubblici (inclusi Macron e il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance) parleranno del futuro della IA e di come (e quanto) regolarla. Tante parole, ma nel frattempo l’Europa è “missing in action”. Il settore privato nei 27 paesi UE, sommati insieme, investe più o meno tanto quanto in Cina, ma in maniera molto frammentata e resta lontanissimo dagli USA. Certo, nel weekend Macron ha annunciato che la Francia punta ad attrarre più di 100 miliardi “nei prossimi anni”. Ma anche questa cifra impallidisce se confrontata con l’intenzione di Trump di attrarne 500.
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USA: più dazi per tutti, ma nel mirino di Trump c’è la Cina
👉 Leggi il Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/usa-piu-dazi-per-tutti-ma-nel-mirino-di-trump-ce-la-cina-200332
🇺🇸 🇨🇳Delle tensioni commerciali, e non solo, tra USA e Cina abbiamo parlato anche nel nostro nuovo focus: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/cina-e-indo-pacifico-al-tempo-di-trump-sfide-globali-e-nuove-alleanze-200245
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🇺🇸 🇨🇳Delle tensioni commerciali, e non solo, tra USA e Cina abbiamo parlato anche nel nostro nuovo focus: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/cina-e-indo-pacifico-al-tempo-di-trump-sfide-globali-e-nuove-alleanze-200245
💰 Trump: dazio dopo dazio
Trump ha firmato l’ordine esecutivo per portare, dal 12 marzo, i dazi sulle importazioni di ferro, acciaio e alluminio al 25%. Cancellate quindi le eccezioni in vigore per alcuni partner come l’UE che, secondo l’amministrazione statunitense sono state sfruttate dalla Cina, e non solo, per aggirare i dazi. Il paese più colpito dall’aumento sarà, però, il Canada, il cui export di questi beni verso gli Stati Uniti vale circa l’1,2% del suo PIL. Insomma, Trump minaccia, prende tempo per negoziare ma sembra che a pagare il conto potrebbero essere più gli alleati degli avversari.
👉 Il grafico del giorno: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/trump-dazio-dopo-dazio-200373
Trump ha firmato l’ordine esecutivo per portare, dal 12 marzo, i dazi sulle importazioni di ferro, acciaio e alluminio al 25%. Cancellate quindi le eccezioni in vigore per alcuni partner come l’UE che, secondo l’amministrazione statunitense sono state sfruttate dalla Cina, e non solo, per aggirare i dazi. Il paese più colpito dall’aumento sarà, però, il Canada, il cui export di questi beni verso gli Stati Uniti vale circa l’1,2% del suo PIL. Insomma, Trump minaccia, prende tempo per negoziare ma sembra che a pagare il conto potrebbero essere più gli alleati degli avversari.
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Medio Oriente: benzina sul fuoco
👉 Leggi il Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/medio-oriente-benzina-sul-fuoco-200378
👨🎓 Preparati al concorso diplomatico! Partecipa domani all'open day online del Master in Diplomacy ISPI: https://www.ispionline.it/it/evento/evento-online-open-day-master-in-diplomacy-2025
🇩🇪 E poi, le elezioni in Germania si avvicinano. Lunedì 17 Febbraio, alle ore 18:00, partecipa all'evento a Palazzo Clerici "Germania: un voto che può cambiare tutto": https://www.ispionline.it/it/evento/germania-un-voto-che-puo-cambiare-tutto
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👨🎓 Preparati al concorso diplomatico! Partecipa domani all'open day online del Master in Diplomacy ISPI: https://www.ispionline.it/it/evento/evento-online-open-day-master-in-diplomacy-2025
🇩🇪 E poi, le elezioni in Germania si avvicinano. Lunedì 17 Febbraio, alle ore 18:00, partecipa all'evento a Palazzo Clerici "Germania: un voto che può cambiare tutto": https://www.ispionline.it/it/evento/germania-un-voto-che-puo-cambiare-tutto
📈 I prezzi del gas tornano a salire
Questa settimana il prezzo del gas in Europa è raddoppiato rispetto a un anno fa, quando era tornato all’incirca ai livelli pre-invasione dell’Ucraina. Una dinamica (da 28 a 57 €/MWh) che dipende da una riduzione degli stoccaggi piuttosto rapida. Riduzione causata da temperature più rigide rispetto agli scorsi due inverni, ma anche dalla ulteriore riduzione delle forniture russe dopo lo stop ai transiti dall’Ucraina dal 1° gennaio. In UE si è dunque tornati a parlare di istituire un “tetto” al prezzo del gas. Soluzione che però non sembra valida: tenere i prezzi più bassi non scoraggia i consumi e, come detto, le disponibilità di gas dell’Europa non sono certo illimitate.
👉 Il grafico del giorno: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/i-prezzi-del-gas-tornano-a-salire-200459
Questa settimana il prezzo del gas in Europa è raddoppiato rispetto a un anno fa, quando era tornato all’incirca ai livelli pre-invasione dell’Ucraina. Una dinamica (da 28 a 57 €/MWh) che dipende da una riduzione degli stoccaggi piuttosto rapida. Riduzione causata da temperature più rigide rispetto agli scorsi due inverni, ma anche dalla ulteriore riduzione delle forniture russe dopo lo stop ai transiti dall’Ucraina dal 1° gennaio. In UE si è dunque tornati a parlare di istituire un “tetto” al prezzo del gas. Soluzione che però non sembra valida: tenere i prezzi più bassi non scoraggia i consumi e, come detto, le disponibilità di gas dell’Europa non sono certo illimitate.
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Usa-Ue: nervi tesi, dazi e Big tech
👉 Leggi il Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/usa-ue-nervi-tesi-dazi-e-big-tech-200473
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⚠️ Gaza: il cessate il fuoco tiene, per ora
Hamas oggi ha ribadito la volontà di tenere fede all’accordo di cessate il fuoco, che prevede la liberazione di 3 ostaggi sabato, assecondando le richieste (e minacce) avanzate da Israele e Stati Uniti. Nel frattempo, la tregua concordata il 19 gennaio sta dando finalmente un po’ di respiro alla popolazione di Gaza: stando agli ultimi dati disponibili, nella Striscia starebbero entrando in media circa 600 camion di aiuti al giorno, numeri mai visti dall’inizio del conflitto e in linea con quanto stabilito. L’accordo tra Israele e Hamas però rimane estremamente fragile, come evidenziato dalle accuse reciproche di questa settimana.
👉 Il grafico del giorno: https://www.ispionline.it/pubblicazione/gaza-il-cessate-il-fuoco-tiene-per-ora-200548
Hamas oggi ha ribadito la volontà di tenere fede all’accordo di cessate il fuoco, che prevede la liberazione di 3 ostaggi sabato, assecondando le richieste (e minacce) avanzate da Israele e Stati Uniti. Nel frattempo, la tregua concordata il 19 gennaio sta dando finalmente un po’ di respiro alla popolazione di Gaza: stando agli ultimi dati disponibili, nella Striscia starebbero entrando in media circa 600 camion di aiuti al giorno, numeri mai visti dall’inizio del conflitto e in linea con quanto stabilito. L’accordo tra Israele e Hamas però rimane estremamente fragile, come evidenziato dalle accuse reciproche di questa settimana.
👉 Il grafico del giorno: https://www.ispionline.it/pubblicazione/gaza-il-cessate-il-fuoco-tiene-per-ora-200548
Ucraina: attori e spettatori
👉 Leggi il Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/ucraina-attori-e-spettatori-200535
🇩🇪 Le elezioni in Germania si avvicinano. Lunedì 17 Febbraio, alle ore 18:00, partecipa all'evento a Palazzo Clerici "Germania: un voto che può cambiare tutto": https://www.ispionline.it/it/evento/germania-un-voto-che-puo-cambiare-tutto
👉 Leggi il Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/ucraina-attori-e-spettatori-200535
🇩🇪 Le elezioni in Germania si avvicinano. Lunedì 17 Febbraio, alle ore 18:00, partecipa all'evento a Palazzo Clerici "Germania: un voto che può cambiare tutto": https://www.ispionline.it/it/evento/germania-un-voto-che-puo-cambiare-tutto
🇺🇦L’Ucraina senza voce?
Oggi a Monaco di Baviera si apre la Conferenza sulla sicurezza, appena due giorni dopo un primo colloquio telefonico tra Trump e Putin sulle sorti dell’Ucraina. Che l’impegno degli Stati Uniti per la difesa dell’Ucraina si sarebbe ridotto era ampiamente previsto, ma non l’annuncio “unilaterale” dell’avvio di negoziati di pace (scavalcando gli alleati europei), né l’ammissione di Trump che l’Ucraina non tornerà ai confini pre-2014. La cosa ha allarmato Kiev, con Zelensky che è stato invitato a partecipare ai negoziati solo dopo la sua reazione pubblica. Non sono pochi, oggi, a osservare che un accordo che scavalcava precedenti alleati fu stretto proprio a Monaco, in Baviera, 87 anni fa.
👉 Il grafico del giorno: https://www.ispionline.it/pubblicazione/lucraina-senza-voce-200728
👉Leggi lo speciale ISPI su la corsa per la presidenza della Commissione dell’Unione Africana il 15 febbraio: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/unione-africana-verso-una-nuova-leadership-200721
Oggi a Monaco di Baviera si apre la Conferenza sulla sicurezza, appena due giorni dopo un primo colloquio telefonico tra Trump e Putin sulle sorti dell’Ucraina. Che l’impegno degli Stati Uniti per la difesa dell’Ucraina si sarebbe ridotto era ampiamente previsto, ma non l’annuncio “unilaterale” dell’avvio di negoziati di pace (scavalcando gli alleati europei), né l’ammissione di Trump che l’Ucraina non tornerà ai confini pre-2014. La cosa ha allarmato Kiev, con Zelensky che è stato invitato a partecipare ai negoziati solo dopo la sua reazione pubblica. Non sono pochi, oggi, a osservare che un accordo che scavalcava precedenti alleati fu stretto proprio a Monaco, in Baviera, 87 anni fa.
👉 Il grafico del giorno: https://www.ispionline.it/pubblicazione/lucraina-senza-voce-200728
👉Leggi lo speciale ISPI su la corsa per la presidenza della Commissione dell’Unione Africana il 15 febbraio: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/unione-africana-verso-una-nuova-leadership-200721
L’Europa, Monaco e la tempesta perfetta
👉 Leggi il Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/leuropa-monaco-e-la-tempesta-perfetta-200763
🎙️Guarda il nuovo episodio di Globally, il video-podcast ISPI dedicato alla geopolitica: https://youtu.be/o2y1dNzpRrY
🇩🇪 E poi, le elezioni in Germania si avvicinano. Lunedì 17 Febbraio, alle ore 18:00, partecipa all'evento a Palazzo Clerici "Germania: un voto che può cambiare tutto": https://www.ispionline.it/it/evento/germania-un-voto-che-puo-cambiare-tutto
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🇩🇪 E poi, le elezioni in Germania si avvicinano. Lunedì 17 Febbraio, alle ore 18:00, partecipa all'evento a Palazzo Clerici "Germania: un voto che può cambiare tutto": https://www.ispionline.it/it/evento/germania-un-voto-che-puo-cambiare-tutto
🇪🇺Summit d’emergenza a Parigi
Oggi a Parigi, otto leader europei insieme al segretario generale della NATO partecipano al summit d’emergenza sulla difesa, per fare il punto dopo gli annunci di Trump della scorsa settimana. Dopo essere stati esclusi dai negoziati di pace con Mosca, che cominceranno domani in Arabia Saudita, e le richieste di Trump di aumentare la spesa militare addirittura al 5% del PIL (al momento gli stessi Stati Uniti spendono il 3,4%), l’Europa si trova di fronte a due dilemmi: iniziare a immaginare come difendersi da sola e, soprattutto, con quali risorse.
👉 Il grafico del giorno: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/summit-demergenza-a-parigi-200816
Oggi a Parigi, otto leader europei insieme al segretario generale della NATO partecipano al summit d’emergenza sulla difesa, per fare il punto dopo gli annunci di Trump della scorsa settimana. Dopo essere stati esclusi dai negoziati di pace con Mosca, che cominceranno domani in Arabia Saudita, e le richieste di Trump di aumentare la spesa militare addirittura al 5% del PIL (al momento gli stessi Stati Uniti spendono il 3,4%), l’Europa si trova di fronte a due dilemmi: iniziare a immaginare come difendersi da sola e, soprattutto, con quali risorse.
👉 Il grafico del giorno: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/summit-demergenza-a-parigi-200816
Europa: l’ora della verità
👉 Leggi il Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/europa-lora-della-verita-200826
🎙️Guarda il nuovo episodio di Globally, il video-podcast ISPI dedicato alla geopolitica: https://youtu.be/o2y1dNzpRrY
📚E poi, leggi anche il Rapporto ISPI 2025 “L’ora della verità": https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/lora-della-verita-198024
👉 Leggi il Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/europa-lora-della-verita-200826
🎙️Guarda il nuovo episodio di Globally, il video-podcast ISPI dedicato alla geopolitica: https://youtu.be/o2y1dNzpRrY
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🇩🇪 Merz-Scholz, alleanza impossibile?
Nel confronto di ieri i leader della CDU, Friedrich Merz, e dell’SPD, il cancelliere Olaf Scholz, almeno un punto d’incontro l’hanno trovato: nessuno intende governare con l’altro dopo le elezioni. C’è quindi il rischio di una paralisi istituzionale in Germania? Non ancora, anche perché per i socialisti, che si avviano verso il peggiore risultato dalla Seconda guerra mondiale, è molto probabile un cambio della guardia alla guida del partito dopo le elezioni. Avendo escluso categoricamente di creare un governo con l’estrema destra domenica scorsa, con la progressiva perdita di consenso delle forze “centriste” al probabile nuovo cancelliere tedesco Merz potrebbero rimanere poche alternative.
👉 Il grafico del giorno: https://www.ispionline.it/pubblicazione/merz-scholz-alleanza-impossibile-200930
Nel confronto di ieri i leader della CDU, Friedrich Merz, e dell’SPD, il cancelliere Olaf Scholz, almeno un punto d’incontro l’hanno trovato: nessuno intende governare con l’altro dopo le elezioni. C’è quindi il rischio di una paralisi istituzionale in Germania? Non ancora, anche perché per i socialisti, che si avviano verso il peggiore risultato dalla Seconda guerra mondiale, è molto probabile un cambio della guardia alla guida del partito dopo le elezioni. Avendo escluso categoricamente di creare un governo con l’estrema destra domenica scorsa, con la progressiva perdita di consenso delle forze “centriste” al probabile nuovo cancelliere tedesco Merz potrebbero rimanere poche alternative.
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