Harvard, altro stop al blocco di Trump per gli studenti stranieri
Un tribunale federale di Boston ha sospeso un’ordinanza del presidente Donald Trump che vietava all’università di Harvard di iscrivere studenti stranieri, confermando una linea già presa in maggio. Il tribunale ha motivato la sospensione in maniera ancora più articolata, vietando al governo di «attuare qualsiasi sospensione, ritiro, revoca, cessazione o altra alterazione» delle regole di Harvard senza rispettare le procedure previste dal Codice dei regolamenti federali. L’università di Harvard si sta scontrando da settimane con Trump, che accusa le università del Paese di non aver fatto abbastanza per contrastare episodi di «antisemitismo» nei campus nelle proteste studentesche contro i massacri a Gaza.
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Un tribunale federale di Boston ha sospeso un’ordinanza del presidente Donald Trump che vietava all’università di Harvard di iscrivere studenti stranieri, confermando una linea già presa in maggio. Il tribunale ha motivato la sospensione in maniera ancora più articolata, vietando al governo di «attuare qualsiasi sospensione, ritiro, revoca, cessazione o altra alterazione» delle regole di Harvard senza rispettare le procedure previste dal Codice dei regolamenti federali. L’università di Harvard si sta scontrando da settimane con Trump, che accusa le università del Paese di non aver fatto abbastanza per contrastare episodi di «antisemitismo» nei campus nelle proteste studentesche contro i massacri a Gaza.
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Mori e De Donno in Commissione Antimafia ripetono anni di bugie su stragi e arresti eccellenti
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L'INDIPENDENTE
Mori e De Donno in Commissione Antimafia ripetono anni di bugie su stragi e arresti eccellenti
Da alcune settimane, la Commissione Antimafia è teatro dell'audizione di Mario Mori – ex capo del ROS ed ex direttore dei servizi segreti – e del suo fidato braccio destro Giuseppe De Donno, che hanno giocato con le parole per riscrivere la storia sui retroscena…
Gaza, 48 morti dall’alba nei raid israeliani
Decine di civili palestinesi sono rimasti uccisi o sono stati feriti a causa di bombardamenti nell’ovest della città di Gaza nelle ultime ore. Lo ha reso noto l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Fonti locali parlano di almeno 48 vittime provocate dai raid condotti dall’alba di oggi nella Striscia. Nel frattempo, continua a peggiorare la situazione umanitaria nell’enclave, con due milioni di palestinesi ormai prossimi alla fame.
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Decine di civili palestinesi sono rimasti uccisi o sono stati feriti a causa di bombardamenti nell’ovest della città di Gaza nelle ultime ore. Lo ha reso noto l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Fonti locali parlano di almeno 48 vittime provocate dai raid condotti dall’alba di oggi nella Striscia. Nel frattempo, continua a peggiorare la situazione umanitaria nell’enclave, con due milioni di palestinesi ormai prossimi alla fame.
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Roma, al via i due cortei contro riarmo e guerra
Sono partiti i due cortei che hanno visto arrivare a Roma decine di migliaia di persone per dire no a guerra e riarmo. Ma con delle differenze: da Porta San Paolo è partita la manifestazione organizzata da Stop Rearm Italia — col sostegno del M5S, di AVS e di una parte del PD — contro riarmo, genocidio a Gaza e decreto Sicurezza. A Piazza Vittorio si è data invece appuntamento la sigla Disarmiamoli!, che ha preferito una piattaforma più specifica, carica ad esempio del no alla permanenza dell’Italia nella NATO.
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Sono partiti i due cortei che hanno visto arrivare a Roma decine di migliaia di persone per dire no a guerra e riarmo. Ma con delle differenze: da Porta San Paolo è partita la manifestazione organizzata da Stop Rearm Italia — col sostegno del M5S, di AVS e di una parte del PD — contro riarmo, genocidio a Gaza e decreto Sicurezza. A Piazza Vittorio si è data invece appuntamento la sigla Disarmiamoli!, che ha preferito una piattaforma più specifica, carica ad esempio del no alla permanenza dell’Italia nella NATO.
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Gli USA continuano a muovere mezzi strategici verso l’Iran
Due bombardieri B-2 dell’aviazione americana sono decollati dal Missouri verso Guam, un’isola a nord dell’Australia. I B-2 possono trasportare la bomba statunitense più pesante, la Massive Ordnance Penetrator, che dovrebbe essere in grado di colpire l’impianto nucleare sotterraneo iraniano di Fordow, a 90-100 metri di profondità. Stando alle notizie fornite da diverse agenzie di stampa, tra cui Reuters ed Euronews, gli Stati Uniti avrebbero trasferito nelle scorse ore portaerei e caccia nella regione mediorientale, a cui potrebbero aggiungersi i due bombardieri B-2 dopo il rifornimento a Guam.
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Gaza, nuove stragi israeliane mentre l’UNICEF avvisa: presto si inizierà a morire di sete
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L'INDIPENDENTE
Gaza, nuove stragi israeliane mentre l'UNICEF avvisa: presto si inizierà a morire di sete
Israele sta approfittando dell'attenzione mediatica rivolta alla sua guerra con l'Iran per continuare il genocidio a Gaza. Il programma di distribuzione alimentare messo in piedi da Tel Aviv si traduce da oltre un mese in stragi quotidiane. Ieri, i soldati…
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Repubblica Democratica del Congo: esteso lo stop all’export di cobalto
La Repubblica Democratica del Congo ha prorogato di tre mesi il divieto di esportazione di cobalto per limitare l’eccesso di offerta di materiale sul mercato. A dare la notizia è l’agenzia governativa ARECOMS (Autorità per la regolamentazione e il controllo dei mercati delle sostanze minerali strategiche), in una nota in cui spiega che il blocco durerà altri tre mesi. La RDC è il principale fornitore mondiale di cobalto, materiale chiave nella costruzione di batterie per auto elettriche, smartphone e dispositivi elettronici; a febbraio, aveva fermato le esportazioni del materiale, perché i prezzi avevano raggiunto il minimo degli ultimi nove anni. Il primo divieto sarebbe dovuto scadere oggi.
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25mila euro raggiunti per l’aiuto umanitario a Gaza!
Grazie a voi, abbiamo già raggiunto questo grande traguardo.
Ma non è finita: mancano solo 24 ore per abbonarsi e fare la differenza. Tutto il ricavato andrà a un ospedale di Gaza.
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C’è ancora tempo per partecipare. C’è ancora bisogno di voi.
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Attentato in Nigeria: 12 morti
Una presunta attentatrice suicida ha ucciso almeno 12 persone e ne ha ferite diverse altre. L’attentato è avvenuto nello stato nordorientale del Borno, in Nigeria, presso il mercato del pesce. Il portavoce della polizia dello stato del Borno, Nahum Kenneth Daso, ha dichiarato in un comunicato che una donna con un ordigno esplosivo improvvisato legato al corpo si sarebbe infiltrata tra la folla al mercato, per poi farsi esplodere tra i civili. Secondo i cittadini, sarebbero stati feriti 30 civili.
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Una presunta attentatrice suicida ha ucciso almeno 12 persone e ne ha ferite diverse altre. L’attentato è avvenuto nello stato nordorientale del Borno, in Nigeria, presso il mercato del pesce. Il portavoce della polizia dello stato del Borno, Nahum Kenneth Daso, ha dichiarato in un comunicato che una donna con un ordigno esplosivo improvvisato legato al corpo si sarebbe infiltrata tra la folla al mercato, per poi farsi esplodere tra i civili. Secondo i cittadini, sarebbero stati feriti 30 civili.
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Gaza, continuano i raid israeliani: almeno 29 uccisi
Sono almeno 29 i palestinesi uccisi nella giornata di oggi, domenica 22 giugno, a Gaza. L’ultimo aggiornamento risale alle 16, e riporta di un’aggressione avvenuta nella città di Az-Zawayda, nel Governatorato di Deir al Balah dove l’aviazione israeliana ha ucciso cinque persone colpendo la loro abitazione. Un’altra aggressione dell’aviazione è avvenuta presso un punto di distribuzione alimentare nella zona di Al-Mawasi, a ovest di Khan Yunis, nel sud di Gaza, dove centinaia di civili si erano radunati in cerca di cibo. L’attacco ha provocato diversi feriti tra la folla. In totale, nel fine settimana, Israele ha ucciso almeno 80 persone di cui almeno 11 in fila per gli aiuti umanitari.
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Sono almeno 29 i palestinesi uccisi nella giornata di oggi, domenica 22 giugno, a Gaza. L’ultimo aggiornamento risale alle 16, e riporta di un’aggressione avvenuta nella città di Az-Zawayda, nel Governatorato di Deir al Balah dove l’aviazione israeliana ha ucciso cinque persone colpendo la loro abitazione. Un’altra aggressione dell’aviazione è avvenuta presso un punto di distribuzione alimentare nella zona di Al-Mawasi, a ovest di Khan Yunis, nel sud di Gaza, dove centinaia di civili si erano radunati in cerca di cibo. L’attacco ha provocato diversi feriti tra la folla. In totale, nel fine settimana, Israele ha ucciso almeno 80 persone di cui almeno 11 in fila per gli aiuti umanitari.
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Anche l'Italia in stato di guerra: il governo dichiara l'allerta in 28.700 obiettivi sensibili
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L'INDIPENDENTE
Anche l'Italia in stato di guerra: il governo dichiara l'allerta in 28.700 obiettivi sensibili
La guerra in Medio Oriente ha effetti anche in Italia. Dopo l'attacco statunitense a obiettivi nucleari iraniani, Roma è entrata in stato di allerta, e il ministero dell'Interno ha messo a punto un piano per proteggere gli obiettivi sensibili del Paese. In…
Colombia: 57 soldati rapiti da civili per ordine dei ribelli
L’esercito colombiano ha annunciato che 57 dei suoi soldati sono stati rapiti da un gruppo di 200 civili per ordine del gruppo ribelle dello Stato Maggiore Centrale, maggiore gruppo dissidente delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC). Da quanto comunica l’esercito, 31 soldati sarebbero stati rapiti sabato, mentre gli altri 26 sarebbero stati rapiti ieri, domenica 23 giugno. Di questi 4 sono sottoufficiali. I rapimenti si sarebbero verificati nella zona sud-occidentale del Canyon Micay, nel dipartimento del Cauca, area centrale nel trasporto di cocaina verso i porti del Pacifico.
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La madre di tutte le fughe di dati: da Google a Meta, compromesse 16 miliardi di credenziali
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L'INDIPENDENTE
La madre di tutte le fughe di dati: da Google a Meta, compromesse 16 miliardi di credenziali
Le fughe di dati si verificano ormai con una regolarità preoccupante. Invece di intervenire con decisione per arginare il problema, le grandi aziende tecnologiche hanno promosso la normalizzazione del fenomeno, consolidando l’idea che queste falle siano un…
Roma, maxi operazione antidroga: 13 arresti, anche 2 poliziotti
Sedici persone sono state arrestate tra Roma e Latina per traffico internazionale di droga, armi, rapine e riciclaggio nell’ambito dell’operazione “Don Rodrigo”. L’organizzazione aveva importato oltre una tonnellata di hashish e marijuana da Spagna e Marocco e i narcotrafficanti operavano in diversi quartieri romani, gestendo un sistema ben organizzato: trasporto, custodia, distribuzione e riciclaggio. Usavano armi, auto modificate, telefoni criptati e una cassa comune per stipendi e spese legali. Secondo l’inchiesta, sette poliziotti in servizio al commissariato di San Lorenzo avrebbero offerto copertura all’organizzazione, manomettendo sequestri, alterando verbali e favorendo i piani del gruppo. Due di loro sono finiti in manette.
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Sedici persone sono state arrestate tra Roma e Latina per traffico internazionale di droga, armi, rapine e riciclaggio nell’ambito dell’operazione “Don Rodrigo”. L’organizzazione aveva importato oltre una tonnellata di hashish e marijuana da Spagna e Marocco e i narcotrafficanti operavano in diversi quartieri romani, gestendo un sistema ben organizzato: trasporto, custodia, distribuzione e riciclaggio. Usavano armi, auto modificate, telefoni criptati e una cassa comune per stipendi e spese legali. Secondo l’inchiesta, sette poliziotti in servizio al commissariato di San Lorenzo avrebbero offerto copertura all’organizzazione, manomettendo sequestri, alterando verbali e favorendo i piani del gruppo. Due di loro sono finiti in manette.
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Panama, continuano le proteste contro liberismo e multinazionali: dichiarato lo stato di emergenza
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Panama, continuano le proteste contro liberismo e multinazionali: dichiarato lo stato di emergenza
Proseguono le proteste dei lavoratori di Panama, da mesi in sciopero per una riforma delle pensioni e contro la presenza statunitense sul territorio. Per contenere la sempre più intensa ondata di contestazione, il governo del presidente José Raúl Mulino è…
Grecia, roghi fuori controllo a Chio: evacuati 19 insediamenti
Un maxi incendio boschivo sta interessando dalla giornata di domenica l’isola di Chio, in Grecia, nel mar Egeo orientale. Lo ha riportato la testata greca Ekathimerini, evidenziando che 190 vigili del fuoco, supportati da 11 squadre a piedi, sono impegnati su tre distinti fronti. A causa del propagarsi del rogo, alimentato da forti venti, 19 insediamenti sull’isola sono stati evacuati. Via nave sono stati inviati a supporto decine di vigili del fuoco provenienti da Atene e Salonicco. All’alba, alle operazioni hanno partecipato anche quattro mezzi antincendio, con altri rinforzi attesi nel corso del giorno.
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