Panama, continuano le proteste: esteso lo stato di emergenza
Il governo di Panama ha prorogato per altri cinque giorni lo stato di emergenza nella provincia di Bocas del Toro, la cui scadenza era prevista per oggi. A dare la notizia è il ministro della Presidenza Juan Carlos Orillac. Lo scorso venerdì 20 giugno, lo stesso ministro aveva spiegato che lo stato di emergenza comportava una temporanea sospensione di alcune libertà costituzionali, vietando gli assembramenti pubblici, limitando la libertà di movimento e consentendo alla polizia di effettuare arresti senza mandato. La sospensione delle libertà è stata varata per far fronte a un’ondata di violente proteste dei lavoratori che ha investito il Paese per contestare una riforma delle pensioni.
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Il governo di Panama ha prorogato per altri cinque giorni lo stato di emergenza nella provincia di Bocas del Toro, la cui scadenza era prevista per oggi. A dare la notizia è il ministro della Presidenza Juan Carlos Orillac. Lo scorso venerdì 20 giugno, lo stesso ministro aveva spiegato che lo stato di emergenza comportava una temporanea sospensione di alcune libertà costituzionali, vietando gli assembramenti pubblici, limitando la libertà di movimento e consentendo alla polizia di effettuare arresti senza mandato. La sospensione delle libertà è stata varata per far fronte a un’ondata di violente proteste dei lavoratori che ha investito il Paese per contestare una riforma delle pensioni.
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All’aeroporto civile di Montichiari i lavoratori scioperano contro il transito di armi
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L'INDIPENDENTE
All'aeroporto civile di Montichiari i lavoratori scioperano contro il transito di armi
«I lavoratori non si sono arruolati»: con questo slogan l’Unione Sindacale di Base (USB) ha lanciato un forte segnale di dissenso contro la militarizzazione degli scali civili, proclamando uno sciopero per la giornata di oggi all’aeroporto Gabriele D’Annunzio…
Iran: il Parlamento vota la sospensione la collaborazione con l’AIEA
Dopo la prima giornata di cessate il fuoco tra Iran e Israele, nel mezzo di una tregua che fino a ora sembra tenere, il Parlamento iraniano ha votato una risoluzione per interrompere la collaborazione con l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica. La Repubblica Islamica intende inoltre vietare all’AIEA l’accesso ai propri siti nucleari fino a quando non saranno messi in sicurezza. Ieri, il direttore dell’agenzia nucleare iraniana aveva affermato che il Paese vuole far ripartire il proprio programma nucleare.
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Dopo la prima giornata di cessate il fuoco tra Iran e Israele, nel mezzo di una tregua che fino a ora sembra tenere, il Parlamento iraniano ha votato una risoluzione per interrompere la collaborazione con l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica. La Repubblica Islamica intende inoltre vietare all’AIEA l’accesso ai propri siti nucleari fino a quando non saranno messi in sicurezza. Ieri, il direttore dell’agenzia nucleare iraniana aveva affermato che il Paese vuole far ripartire il proprio programma nucleare.
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Armenia, sventato colpo di Stato: coinvolto un alto ecclesiastico
Il primo ministro armeno, Nikol Pashinyan, ha dichiarato che le forze di sicurezza del Paese avrebbero sventato un tentativo di colpo di Stato. Al centro del tentativo di rovesciamento, sostiene il primo ministro, ci sarebbe un ecclesiastico di alto rango. Il tentativo di colpo di Stato si collocherebbe in mezzo a una crescente tensione tra il premier Pashinyan e la dirigenza della Chiesa Apostolica. Pashinyan è in conflitto con alti esponenti del clero dal 2020, quando il Catholicos (il capo della chiesa ecclesiastica armena) Karekin II iniziò a chiederne le dimissioni in seguito alla sconfitta militare del Paese contro l’Azerbaigian nel conflitto nella regione contesa del Nagorno-Karabakh.
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Il primo ministro armeno, Nikol Pashinyan, ha dichiarato che le forze di sicurezza del Paese avrebbero sventato un tentativo di colpo di Stato. Al centro del tentativo di rovesciamento, sostiene il primo ministro, ci sarebbe un ecclesiastico di alto rango. Il tentativo di colpo di Stato si collocherebbe in mezzo a una crescente tensione tra il premier Pashinyan e la dirigenza della Chiesa Apostolica. Pashinyan è in conflitto con alti esponenti del clero dal 2020, quando il Catholicos (il capo della chiesa ecclesiastica armena) Karekin II iniziò a chiederne le dimissioni in seguito alla sconfitta militare del Paese contro l’Azerbaigian nel conflitto nella regione contesa del Nagorno-Karabakh.
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Londra vuole mettere al bando il gruppo Palestine Action con l’accusa di terrorismo
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L'INDIPENDENTE
Londra vuole mettere al bando il gruppo Palestine Action con l’accusa di terrorismo
Palestine Action diventa un gruppo terrorista. Il movimento, famoso ormai nell’immaginario collettivo per i suoi blocchi alle industrie di armi legate a Israele negli UK, sta per essere messo al bando. Tacciato di terrorismo. Al pari di Al-Qaeda o dell’Isis.…
🟢 LA BUONA NOTIZIA DEL GIORNO
Negli Stati Uniti sono diminuiti notevolmente i decessi per overdose
🔍 La ricerca, la verifica e la stesura di questi articoli, richiedono un impegno importante di risorse umane ed economiche. Il testo completo di questa rubrica è un servizio riservato agli abbonati.
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Il boicottaggio funziona: dopo mesi di pressioni Maersk disinveste in Cisgiordania
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Il boicottaggio funziona: dopo mesi di pressioni Maersk disinveste in Cisgiordania
Dopo mesi di campagna, il movimento di boicottaggio contro il colosso danese della logistica Maersk sta iniziando a portare a casa i primi risultati. L'azienda di trasporto marittimo ha infatti rilasciato un comunicato in cui annuncia che disinvestirà nelle…
Corea del Sud: respinto il mandato d’arresto per l’ex presidente Yoon
Un tribunale sudcoreano ha respinto l’emissione di un mandato di arresto per l’ex presidente Yoon Suk Yeol, richiesto sulla base di una accusa di ostruzione. La notizia è stata condivisa dagli avvocati dell’ex presidente, secondo cui il mandato era stato richiesto sulla base di motivazioni «superficiali e secondarie». Il mandato era stato richiesto ieri dalla squadra investigativa del procuratore speciale, perché Yoon si era rifiutato di rispondere a una convocazione per un interrogatorio. Il presidente Yoon è accusato di insurrezione, tradimento e abuso di potere, dopo che lo scorso dicembre ha provato a instaurare la legge marziale nel Paese.
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Un tribunale sudcoreano ha respinto l’emissione di un mandato di arresto per l’ex presidente Yoon Suk Yeol, richiesto sulla base di una accusa di ostruzione. La notizia è stata condivisa dagli avvocati dell’ex presidente, secondo cui il mandato era stato richiesto sulla base di motivazioni «superficiali e secondarie». Il mandato era stato richiesto ieri dalla squadra investigativa del procuratore speciale, perché Yoon si era rifiutato di rispondere a una convocazione per un interrogatorio. Il presidente Yoon è accusato di insurrezione, tradimento e abuso di potere, dopo che lo scorso dicembre ha provato a instaurare la legge marziale nel Paese.
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🔴🇵🇸 Elbit Systems ha perso oltre 2 miliardi di sterline. Barclays ha venduto tutte le sue azioni. Fabbriche chiuse, contratti cancellati. Non è uno slogan: è l’effetto della pressione dal basso. Palestine Action dimostra che l’azione diretta può fermare un genocidio dove la politica resta complice.
Il Regno Unito aderisce a un meccanismo di arbitrato per il commercio
Il Regno Unito ha aderito al Multi-Party Interim Appeal Arbitration Arrangement (MPIA), meccanismo di arbitrato alternativo dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. L’annuncio è arrivato in una nota governativa rilasciata ieri, mercoledì 15 giugno, in cui l’esecutivo spiega che con tale decisione intende proteggere e rafforzare le imprese britanniche in quello che risulta un contesto economico turbolento. Il MPIA è un meccanismo giuridico di appello istituito da sedici Paesi nel marzo del 2020 per risolvere le dispute di appello mentre la sezione dedicata del tribunale dell’OMC risulta inattiva; nel 2019, infatti, l’allora presidente degli Stati Uniti aveva bloccato nuove nomine alla corte d’appello, paralizzando la Corte.
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Il Regno Unito ha aderito al Multi-Party Interim Appeal Arbitration Arrangement (MPIA), meccanismo di arbitrato alternativo dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. L’annuncio è arrivato in una nota governativa rilasciata ieri, mercoledì 15 giugno, in cui l’esecutivo spiega che con tale decisione intende proteggere e rafforzare le imprese britanniche in quello che risulta un contesto economico turbolento. Il MPIA è un meccanismo giuridico di appello istituito da sedici Paesi nel marzo del 2020 per risolvere le dispute di appello mentre la sezione dedicata del tribunale dell’OMC risulta inattiva; nel 2019, infatti, l’allora presidente degli Stati Uniti aveva bloccato nuove nomine alla corte d’appello, paralizzando la Corte.
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Interpol, operazione contro farmaci illegali: oltre 700 arresti
L’Interpol, l’organo di collaborazione internazionale tra le polizie dei vari Paesi, ha fatto sapere di avere condotto una operazione di contrasto alla vendita illegale di farmaci su prescrizione o non autorizzati. L’indagine ha portato all’arresto di 769 persone e al sequestro di oltre 50 milioni di dosi, per un valore totale di 57 milioni di euro. L’operazione è stata condotta in 90 Paesi, di cui 16 nell’Unione Europea, tra i quali l’Italia non rientra. I Paesi più coinvolti sono stati Australia, Canada, Irlanda, Malesia e Paesi Bassi. L’indagine, denominata Pangea XVII rientra in una operazione annuale che si svolge ormai da 17 anni.
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I supermercati Coop Alleanza eliminano i prodotti israeliani e mettono in vendita la Gaza Cola
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Il boicottaggio culturale come strumento di resistenza contro il regime israeliano
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Il boicottaggio culturale come strumento di resistenza contro l’occupazione israeliana
Il movimento internazionale BDS (Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni) sostiene il principio secondo il quale i palestinesi hanno gli stessi diritti del resto dell’umanità per la libertà, la giustizia e l’uguaglianza. Ispirato al movimento anti-apartheid…
Falso in bilancio, sequestro di 37 milioni per Original Marines
La procura di Nola ha avviato un’inchiesta sul marchio di abbigliamento Original Marines, accusato di aver falsificato i bilanci tra il 2018 e il 2021 per occultare perdite e ottenere oltre 30 milioni di euro in finanziamenti pubblici. L’azienda avrebbe inoltre beneficiato indebitamente di detrazioni IVA per quasi 6 milioni. Otto persone risultano indagate, tra cui membri del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale. Il gip ha disposto per tutti il divieto di esercitare attività d’impresa per un anno e ha ordinato il sequestro preventivo di beni per oltre 37 milioni di euro.
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La procura di Nola ha avviato un’inchiesta sul marchio di abbigliamento Original Marines, accusato di aver falsificato i bilanci tra il 2018 e il 2021 per occultare perdite e ottenere oltre 30 milioni di euro in finanziamenti pubblici. L’azienda avrebbe inoltre beneficiato indebitamente di detrazioni IVA per quasi 6 milioni. Otto persone risultano indagate, tra cui membri del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale. Il gip ha disposto per tutti il divieto di esercitare attività d’impresa per un anno e ha ordinato il sequestro preventivo di beni per oltre 37 milioni di euro.
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Un verbale vecchio di 33 anni porta nuovi possibili elementi sulla strage di Capaci
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Un verbale vecchio di 33 anni porta nuovi possibili elementi sulla strage di Capaci
Paolo Borsellino, poco prima di essere ucciso, stava indagando sui presunti collegamenti tra gli uomini dell'eversione nera e la strage di Capaci. A provarlo è infatti l'emersione di un verbale, risalente a una riunione andata in scena a Palermo il 15 giugno…
Messico, sparatoria di massa a Irapuato: 11 morti e 20 feriti
Undici persone sono state uccise e almeno venti ferite in una sparatoria avvenuta martedì sera durante una festa religiosa a Irapuato, nello stato messicano di Guanajuato, segnato dalla violenza dei cartelli. L’attacco è avvenuto durante le celebrazioni per la Natività di San Giovanni Battista. Tra le vittime anche un ragazzo di 17 anni. La presidente messicana Claudia Sheinbaum ha definito «deplorevole» quanto accaduto. In una dichiarazione, l’amministrazione locale di Irapuato ha definito l’attacco un «atto codardo», affermando che le forze di sicurezza stanno dando la caccia ai responsabili e promettendo sostegno psicologico ai colpiti.
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Undici persone sono state uccise e almeno venti ferite in una sparatoria avvenuta martedì sera durante una festa religiosa a Irapuato, nello stato messicano di Guanajuato, segnato dalla violenza dei cartelli. L’attacco è avvenuto durante le celebrazioni per la Natività di San Giovanni Battista. Tra le vittime anche un ragazzo di 17 anni. La presidente messicana Claudia Sheinbaum ha definito «deplorevole» quanto accaduto. In una dichiarazione, l’amministrazione locale di Irapuato ha definito l’attacco un «atto codardo», affermando che le forze di sicurezza stanno dando la caccia ai responsabili e promettendo sostegno psicologico ai colpiti.
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