Avevamo mutanti che facevano sesso! È stato selvaggio, davvero intenso. È qualcosa che Marvel e Disney non farebbero mai. Non si sa sempre cosa sarà Disney, ma si sa sicuramente cosa non sarà. Non sarà horror. Non sarà sesso. Ma penso che Marvel abbia bisogno di quel tipo di diversità tonale, qualcosa che bilanci l'altro lato. Gambit è una grande opportunità per questo. Si possono fare tantissime cose con lui, e sta lentamente entrando a far parte della psiche Marvel. È affascinante, e penso che un giorno lo capiranno.

Se i fan lo desiderano davvero, penso che ci sia un mondo in cui Gambit potrebbe finalmente ottenere ciò che gli spetta.

Il film procede egregiamente. Il regista [Destin Daniel Cretton] è straordinario. Abbiamo alcuni nuovi membri del cast assai promettenti, che stanno dando vita a personaggi inediti, il che è davvero rimarchevole.

Non posso parlarvi del cast, né del tempo trascorso con loro. Sapete che non posso farlo. Ma erano in molti, e mi sono davvero divertito a stare con tutti. Essere su quel set è stato… voglio dire, non tutti conoscono il mio percorso con Gambit. Era il mio personaggio preferito da bambino. Ero quel ragazzino che lanciava carte da gioco ai propri amici nel salotto di casa quando frequentava la terza elementare. Dunque, egli è davvero il mio uomo: lo amo profondamente, per mille ragioni. E sono grato, prima di tutto, a Ryan per avermi dato la possibilità di interpretarlo davvero, di mostrare al mondo ciò che io ho sempre visto in lui. E poterlo impersonare di nuovo, adesso, è qualcosa di ancor più delizioso di quanto riesca a esprimere — e in un film del tutto diverso, in un certo senso.

I fratelli Russo, a mio parere, realizzano un tipo di pellicola assai diverso rispetto a quella di Shawn Levy e Ryan Reynolds. Eppure, egli rimane il Cajun. Rimane il furente Cajun quale è sempre stato. Ai miei occhi era il più autentico fra tutti gli X-Men. Amava le donne, fumava, beveva. Il suo senso morale era quanto mai incerto. Non sarebbe mai divenuto un vero cattivo — non ne aveva l’indole, né il cuore — ma non era nemmeno un eroe nel senso più puro del termine. E credo che questo lo renda incredibilmente umano.

Derek — Derek Cianfrance, il regista di 'Come un tuono' — una volta mi disse: «Non ho mai incontrato un eroe, né un malvagio. Ho incontrato soltanto esseri umani». Ho fatto mia questa frase. Ed è per questo che amo Gambit. E spero che anche voi lo amiate.

Per essere completamente onesti, abbiamo fatto tutto meglio... Perché bisogna considerare le risorse che avevamo e i tempi che avevamo a disposizione.

In realtà penso che abbiamo prosperato quando siamo andati per conto nostro e abbiamo potuto giocare nel nostro mondo.