Domani a Piano Terra - eccezionalmente di martedì -organizziamo con Elèuthera la presentazione-performance di Natura e società. Scritti di geografia sovversiva di Élisée Reclus con lo schema che ormai conoscete:
19.30 aperitivo con introduzione al testo di Andreco.
20.30 performance di Diletta Bellotti (voce), Andreco (visual), Alessandro Spoldi (musica).
19.30 aperitivo con introduzione al testo di Andreco.
20.30 performance di Diletta Bellotti (voce), Andreco (visual), Alessandro Spoldi (musica).
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🏘 Diritto alla casa: attenzione alle sirene della – tiepida – regolamentazione dall’alto
👉 https://www.offtopiclab.org/diritto-alla-casa-attenzione-alle-sirene-della-tiepida-regolamentazione-dallalto/ 👈
💬 Viviamo uno strano periodo. Il governo Meloni dimostra con arroganza tutto il suo carattere di neoliberismo autoritario a tutela solo degli interessi proprietari e benestanti, mentre in quel vasto e sempre più compresso spazio politico di centro(-sinistra), che lambisce ormai settori potenzialmente “progressisti” della società civile e dell’opinione pubblica, ci si pone per la prima volta la questione di una potenziale regolamentazione della ormai sempre più calda questione abitativa. Possiamo ipotizzare che questa improvvisa attenzione, dopo anni di smantellamento del diritto all’abitare sostenuto anche dalle coalizioni nazionali e dalle amministrazione a guida PD, non sia causata da una nuova sensibilità politica alla questione sociale da parte di personaggi come Nardella o Maran – né tantomeno da quell’ ”effetto Schlein” che a noi, dal nostro osservatorio milanese, ricorda invece qualcosa di già visto ma proiettato a livello nazionale, la fu “rivoluzione arancione” di Giuliano Pisapia che, come ben sappiamo e con buona pace dei pasdaran del modello Milano, consolidò processi di esclusione sociale e speculazione dietro una macchina del consenso dalla retorica progressista.
[...] proprio dal lato del potere, sembra siamo davanti al tentativo non tanto di limare le disuguaglianze con iniziative volte a disegnare una società più equa, e di conseguenza in grado di aggiornare gli istituti utili al raggiungimento di una maggiore giustizia sociale; al contrario l’obiettivo pare quello di salvaguardare il mercato da una bolla che potenzialmente potrebbe travolgere l’intero sistema di valorizzazione delle esistenze urbane nato in questi decenni sulle ceneri della città industriale e del suo produttivismo divenuto sempre meno centrale. Che questo dibattito conservativo più che progressivo possa, in alcuni punti, tradursi in una regolamentazione è più attinente al caso che a una volontà riformatrice in senso egualitario. Vi chiederete: come potrebbe essere altrimenti?
👉 https://www.offtopiclab.org/diritto-alla-casa-attenzione-alle-sirene-della-tiepida-regolamentazione-dallalto/ 👈
💬 Viviamo uno strano periodo. Il governo Meloni dimostra con arroganza tutto il suo carattere di neoliberismo autoritario a tutela solo degli interessi proprietari e benestanti, mentre in quel vasto e sempre più compresso spazio politico di centro(-sinistra), che lambisce ormai settori potenzialmente “progressisti” della società civile e dell’opinione pubblica, ci si pone per la prima volta la questione di una potenziale regolamentazione della ormai sempre più calda questione abitativa. Possiamo ipotizzare che questa improvvisa attenzione, dopo anni di smantellamento del diritto all’abitare sostenuto anche dalle coalizioni nazionali e dalle amministrazione a guida PD, non sia causata da una nuova sensibilità politica alla questione sociale da parte di personaggi come Nardella o Maran – né tantomeno da quell’ ”effetto Schlein” che a noi, dal nostro osservatorio milanese, ricorda invece qualcosa di già visto ma proiettato a livello nazionale, la fu “rivoluzione arancione” di Giuliano Pisapia che, come ben sappiamo e con buona pace dei pasdaran del modello Milano, consolidò processi di esclusione sociale e speculazione dietro una macchina del consenso dalla retorica progressista.
[...] proprio dal lato del potere, sembra siamo davanti al tentativo non tanto di limare le disuguaglianze con iniziative volte a disegnare una società più equa, e di conseguenza in grado di aggiornare gli istituti utili al raggiungimento di una maggiore giustizia sociale; al contrario l’obiettivo pare quello di salvaguardare il mercato da una bolla che potenzialmente potrebbe travolgere l’intero sistema di valorizzazione delle esistenze urbane nato in questi decenni sulle ceneri della città industriale e del suo produttivismo divenuto sempre meno centrale. Che questo dibattito conservativo più che progressivo possa, in alcuni punti, tradursi in una regolamentazione è più attinente al caso che a una volontà riformatrice in senso egualitario. Vi chiederete: come potrebbe essere altrimenti?
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Forwarded from Morire di pena. Per l’abolizione di ergastolo e 41bis
Lo sciopero della fame di Alfredo Cospito ha avuto la forza di riaprire un dibattito, a livello nazionale, sugli abomini di ergastolo e 41bis. Nel nostro piccolo abbiamo provato a contribuire “da fuori”, nei luoghi in cui la voce del detenuto anarchico aveva bisogno di supporto per diffondersi, proprio in considerazione delle inumane prescrizioni del cosiddetto “carcere duro”. Ieri abbiamo appreso con sollievo delle sue dichiarazioni, e abbiamo letto il comunicato stampa con cui Cospito spiega, affidandone al suo avvocato la diffusione, le ragioni per cui ha interrotto il suo sciopero. Un comunicato che la piattaforma Morire di pena condivide in ogni sua singola parola, e che rappresenta per noi uno stimolo a non interrompere a nostra volta la lotta, anzi a rilanciarla, perché la battaglia di Alfredo, come lui stesso ha detto più volte, non è la battaglia di un singolo detenuto, e in fondo nemmeno una battaglia contro norme assurde e torturatrici di uno Stato. E’ una battaglia di civiltà, una questione che riguarda tutta la nostra società e che fin dall’inizio, parafrasando un noto testo di qualche anno fa, “non abbiamo promesso breve”. Pubblichiamo a seguire il comunicato stampa diffuso ieri dal legale di Cospito, Flavio Rossi Albertini. Vi invitiamo inoltre a consultare e sottoscrivere il documento con cui spieghiamo nel dettaglio la nostra posizione su ergastolo e 41 bis, nonché la sezione “Perché no” del blog, in cui rispondiamo alle principali (e spesso strumentali) obiezioni di chi si oppone alla loro abolizione. - https://moriredipena.com/2023/04/20/la-scelta-si-interrompe-lo-sciopero-di-cospito-ma-non-la-battaglia-contro-ergastolo-e-41bis/
PER L'ABOLIZIONE DI ERGASTOLO E 41 BIS
La scelta. Si interrompe lo sciopero di Cospito ma non la battaglia contro ergastolo e 41bis
Lo sciopero della fame di Alfredo Cospito ha avuto la forza di riaprire un dibattito, a livello nazionale, sugli abomini di ergastolo e 41bis. Nel nostro piccolo abbiamo provato a contribuire “da f…
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+strobo
xx++ è la celebrazione dei 22 anni del collettivo otolab.
Festeggiamo il secondo capitolo sabato 29.04.23, con live e dj set, nel centro sociale Piano Terra, via F. Confalonieri 3, Milano – Isola, nel quartiere che ha visto nascere e ospitato il collettivo per più di dieci anni.
h 23:00
Ife
live performance:
@xo00 elettronica, mollofono, luci
@lorenzo.d.erasmo percussioni
@beyzacakir voce e loop station
https://ife-liveperformance.tumblr.com/
h 24:00
Valetudo
Techno live set
h 01:00
@menthos909
Vinyl set
https://www.mixcloud.com/atuono/
xx++ è la celebrazione dei 22 anni del collettivo otolab.
Festeggiamo il secondo capitolo sabato 29.04.23, con live e dj set, nel centro sociale Piano Terra, via F. Confalonieri 3, Milano – Isola, nel quartiere che ha visto nascere e ospitato il collettivo per più di dieci anni.
h 23:00
Ife
live performance:
@xo00 elettronica, mollofono, luci
@lorenzo.d.erasmo percussioni
@beyzacakir voce e loop station
https://ife-liveperformance.tumblr.com/
h 24:00
Valetudo
Techno live set
h 01:00
@menthos909
Vinyl set
https://www.mixcloud.com/atuono/
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Dieci anni fa insieme a Roberto Maggioni pubblicavamo per Agenzia X Edizioni “Expopolis” il libro e il gioco per raccontare la #Milano proiettata verso Expo2015 e quello che ne sarebbe conseguito, ovvero la città sempre più esclusiva ed escludente di oggi, privatizzata e a misura di turisti ricchi e investitori finanziari e immobiliari. #Expofamale dicevamo allora e così è stato. Per chi volesse leggerlo o rileggerlo, può scaricarlo qui👉🏿 https://www.offtopiclab.org/expopolis/
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📌 Questa sera alle 19 saremo in Cascina Torchiera al festival della Brigata Basaglia, ospiti della tavola rotonda delle 19 insieme ad altre realtà dell'attivismo milanese a raccontare perché il modello Milano crea malessere ed è nocivo per la salute mentale e non solo.
Un modello esclusivo ed escludente, dove hanno valore parole quali degrado e decoro e di cui il provvedimento della prima Giunta Sala sul DASPO urbano è simbolo nel definire confini interni, una città nella città, vetrina e privè allo stesso tempo, da cui escludere chi non ce la fa per i motivi più disparati ma al contempo sogno da far desiderare a colpi di narrazione retorica, a sua volta escludente, nel solco di “Milano a place to be”.
👉 Più info: https://www.brigatabasaglia.org/
Un modello esclusivo ed escludente, dove hanno valore parole quali degrado e decoro e di cui il provvedimento della prima Giunta Sala sul DASPO urbano è simbolo nel definire confini interni, una città nella città, vetrina e privè allo stesso tempo, da cui escludere chi non ce la fa per i motivi più disparati ma al contempo sogno da far desiderare a colpi di narrazione retorica, a sua volta escludente, nel solco di “Milano a place to be”.
👉 Più info: https://www.brigatabasaglia.org/
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𝘔𝘪𝘭𝘢𝘯𝘰 𝘢𝘪 𝘮𝘢𝘳𝘨𝘪𝘯𝘪. 𝘊𝘰𝘯𝘧𝘭𝘪𝘵𝘵𝘪 𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘦𝘢𝘯𝘻𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘪𝘵𝘵𝘢̀ 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘢
Questa sera saremo ospiti della Brigata Lia e della Scighera di Bovisa al primo incontro del ciclo La casa è di chi l'abita .
Insieme ad Alice Ranzini e Jacopo Lareno Faccini (autorə de L'ultima Milano) parleremo delle trasformazioni urbanistiche del territorio meneghino e della sua geografia sociale, ricambio di abitanti e (non)politiche per la casa nella città più cara d'Italia.
Dalle 21 in Arci Scighera (via Candiani 131)
Questa sera saremo ospiti della Brigata Lia e della Scighera di Bovisa al primo incontro del ciclo La casa è di chi l'abita .
Insieme ad Alice Ranzini e Jacopo Lareno Faccini (autorə de L'ultima Milano) parleremo delle trasformazioni urbanistiche del territorio meneghino e della sua geografia sociale, ricambio di abitanti e (non)politiche per la casa nella città più cara d'Italia.
Dalle 21 in Arci Scighera (via Candiani 131)
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🔴⚫️ Chiamata cittadina antifascista | Solidali con la studentessa aggredita | 13/05 h17 via Beroldo
Riceviamo e diffondiamo il comunicato in merito alla violenza squadrista avvenuta nella notte del 29 aprile a Milano
Nella notte del 29 aprile, data nazionale di ritrovo delle realtà neofasciste in occasione della commemorazione della morte di Sergio Ramelli, una ragazza, che chiameremo Z per questioni di tutela , è stata aggredita sotto casa da tre militanti neofascisti.
Dopo essere stata chiamata per cognome, Z è stata immobilizzata e colpita con forti ginocchiate sulla schiena e schiaffi al volto, mentre le venivano urlati insulti di sfondo politico. Dopo la violenza è riuscita a scappare ed in pronto soccorso le è stato chiesto di sporgere denuncia.
Denunciamo pubblicamente questo fatto poiché riteniamo necessario mettere a conoscenza tutt* di questa violenza.
Quello che Z ha subito il 29 è un attacco squadrista organizzato e premeditato, volto a colpire una studentessa minorenne perchè antifascista.
Non è concepibile che una ragazza delle superiori debba aver paura di tornare a casa, di essere seguita e picchiata da uomini adulti.
La paura e l'indifferenza alimentano il fascismo e non siamo disposti a temere di camminare per le nostre strade a causa delle loro azioni violente.
Il fascismo è un crimine e chi ne mette in atto i metodi è un verme, un codardo, e la nostra risposta deve essere collettiva e determinata.
Chiamiamo tutte le realtà milanesi antifasciste in via Beroldo, sabato 13 maggio alle ore 17, in solidarietà a Z.
Scriviamo questo comunicato a qualche giorno dell'accaduto, la nostra priorità in questo tempo è stata la tutela della compagna.
Riceviamo e diffondiamo il comunicato in merito alla violenza squadrista avvenuta nella notte del 29 aprile a Milano
Nella notte del 29 aprile, data nazionale di ritrovo delle realtà neofasciste in occasione della commemorazione della morte di Sergio Ramelli, una ragazza, che chiameremo Z per questioni di tutela , è stata aggredita sotto casa da tre militanti neofascisti.
Dopo essere stata chiamata per cognome, Z è stata immobilizzata e colpita con forti ginocchiate sulla schiena e schiaffi al volto, mentre le venivano urlati insulti di sfondo politico. Dopo la violenza è riuscita a scappare ed in pronto soccorso le è stato chiesto di sporgere denuncia.
Denunciamo pubblicamente questo fatto poiché riteniamo necessario mettere a conoscenza tutt* di questa violenza.
Quello che Z ha subito il 29 è un attacco squadrista organizzato e premeditato, volto a colpire una studentessa minorenne perchè antifascista.
Non è concepibile che una ragazza delle superiori debba aver paura di tornare a casa, di essere seguita e picchiata da uomini adulti.
La paura e l'indifferenza alimentano il fascismo e non siamo disposti a temere di camminare per le nostre strade a causa delle loro azioni violente.
Il fascismo è un crimine e chi ne mette in atto i metodi è un verme, un codardo, e la nostra risposta deve essere collettiva e determinata.
Chiamiamo tutte le realtà milanesi antifasciste in via Beroldo, sabato 13 maggio alle ore 17, in solidarietà a Z.
Scriviamo questo comunicato a qualche giorno dell'accaduto, la nostra priorità in questo tempo è stata la tutela della compagna.
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JAILHOUSE BLUES | Benefit night inguaiati con la legge
Serata vibrante a sostegno delle spese legali per il processo “Robin Hood” ai danni delle compagne e i compagni del Comitato Abitanti Giambellino Lorenteggio, che dopo la sentenza in primo grado con le pesantissime condanne per associazione a delinquere procede verso l’appello.
Dalle ore 19:
Aperitivo al Piano Terra con
Lounge Hybrid Set, musica dal vivo e DJ
A seguire Dj set a cura Soul Finger, 60’s-70’s Rhythm And Blues, Funk, Boogaloo, Rocksteady, Afro and obscure Soul delights.
Serata vibrante a sostegno delle spese legali per il processo “Robin Hood” ai danni delle compagne e i compagni del Comitato Abitanti Giambellino Lorenteggio, che dopo la sentenza in primo grado con le pesantissime condanne per associazione a delinquere procede verso l’appello.
Dalle ore 19:
Aperitivo al Piano Terra con
Lounge Hybrid Set, musica dal vivo e DJ
A seguire Dj set a cura Soul Finger, 60’s-70’s Rhythm And Blues, Funk, Boogaloo, Rocksteady, Afro and obscure Soul delights.
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🗣 Case, tende e fondi speculativi
👉 https://www.offtopiclab.org/case-tende-e-fondi-speculativi/ 👈
💬 [...Non è il mercato che è “impazzito”: è la sua funzione normale e regolare, soprattutto quando vengono aperti sempre nuovi settori da finanziarizzare e da cui estrarre valore. L’altra sera, nell’assemblea in Statale promossa dalle liste di rappresentanza studentesca, cui hanno partecipato il sindaco e Maran per parlare del caro-casa, Sala ha avuto anche il coraggio di affermare: “la casa è una questione di mercato, non decidiamo noi”. Ripetiamo dunque un appello che avevamo già scritto in una precedente riflessione: attenzione alle sirene della – timida, falsa – regolamentazione dall’alto, rifiutiamo le lusinghe di chi vorrebbe deviare una potenziale protesta verso soluzioni temporanee capaci solo di riassorbire per breve tempo una piccola quota degli esclusi dal mercato. Soprattutto rifiutiamo quella separazione, falsa, tra questione abitativa generale e casa per gli studenti: si tratta del medesimo problema. Che dalle tende montate fuori dagli atenei si passi presto ad occupare le università stesse – e le sedi di quelle società private che stanno già organizzando il prossimo saccheggio di risorse collettive, negando il diritto alla casa e allo studio ai più].
👉 https://www.offtopiclab.org/case-tende-e-fondi-speculativi/ 👈
💬 [...Non è il mercato che è “impazzito”: è la sua funzione normale e regolare, soprattutto quando vengono aperti sempre nuovi settori da finanziarizzare e da cui estrarre valore. L’altra sera, nell’assemblea in Statale promossa dalle liste di rappresentanza studentesca, cui hanno partecipato il sindaco e Maran per parlare del caro-casa, Sala ha avuto anche il coraggio di affermare: “la casa è una questione di mercato, non decidiamo noi”. Ripetiamo dunque un appello che avevamo già scritto in una precedente riflessione: attenzione alle sirene della – timida, falsa – regolamentazione dall’alto, rifiutiamo le lusinghe di chi vorrebbe deviare una potenziale protesta verso soluzioni temporanee capaci solo di riassorbire per breve tempo una piccola quota degli esclusi dal mercato. Soprattutto rifiutiamo quella separazione, falsa, tra questione abitativa generale e casa per gli studenti: si tratta del medesimo problema. Che dalle tende montate fuori dagli atenei si passi presto ad occupare le università stesse – e le sedi di quelle società private che stanno già organizzando il prossimo saccheggio di risorse collettive, negando il diritto alla casa e allo studio ai più].
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ZAM, 10 ANNI FA LO SGOMBERO DI VIA OLGIATI
Il 22 maggio 2013 un ingente schieramento di Forze dell'Ordine munito addirittura di una ruspa si presentava in Barona per sgomberare, dopo due anni e mezzo di occupazione, la Zona Autonoma Milano di via Olgiati 12.
Ad attenderli centinaia di attivist*. Dopo aver spostato un primo blocco umano, la polizia lanciava la ruspa contro le barricate costruite davanti al cancello di ZAM. La resistenza sul tetto durò alcune ore.
Nel pomeriggio un corteo raggiungeva Palazzo Marino, aggredito tre volte da cariche di polizia e carabinieri.
Per quegli episodi 9 militant* di ZAM sono stat* condannat* a pene detentive e a pagare cartelle esattoriali, notificate in questi giorni, per una somma superiore ai 20.000 euro.
Via Olgiati fa parte dell'ultimo grande ciclo di occupazioni di spazi a Milano seguito al movimento dell'Onda e iniziato a cavallo tra la giunta Moratti e quella Pisapia.
Come c'eravamo 10 anni fa, ci siamo anche oggi, complici e solidali con l* compagn* di ZAM.
Il 22 maggio 2013 un ingente schieramento di Forze dell'Ordine munito addirittura di una ruspa si presentava in Barona per sgomberare, dopo due anni e mezzo di occupazione, la Zona Autonoma Milano di via Olgiati 12.
Ad attenderli centinaia di attivist*. Dopo aver spostato un primo blocco umano, la polizia lanciava la ruspa contro le barricate costruite davanti al cancello di ZAM. La resistenza sul tetto durò alcune ore.
Nel pomeriggio un corteo raggiungeva Palazzo Marino, aggredito tre volte da cariche di polizia e carabinieri.
Per quegli episodi 9 militant* di ZAM sono stat* condannat* a pene detentive e a pagare cartelle esattoriali, notificate in questi giorni, per una somma superiore ai 20.000 euro.
Via Olgiati fa parte dell'ultimo grande ciclo di occupazioni di spazi a Milano seguito al movimento dell'Onda e iniziato a cavallo tra la giunta Moratti e quella Pisapia.
Come c'eravamo 10 anni fa, ci siamo anche oggi, complici e solidali con l* compagn* di ZAM.
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Forwarded from Radio Onda D'Urto
MILANO: SGOMBERATO LO SPAZIO SOCIALE “LA BARONATA”
Sgomberato questa mattina all’alba il Centro Sociale “La Baronata” di Milano. Dal 2017 si trovava in un ex spazio abbandonato in viale Faenza. Agenti e militari, anche in assetto anti sommossa, hanno sgomberato l’edificio, al cui interno c’erano 12 persone tra cui sei minori. “La Baronata” presente in quartiere dal 2017 si è occupata…
Sgomberato questa mattina all’alba il Centro Sociale “La Baronata” di Milano. Dal 2017 si trovava in un ex spazio abbandonato in viale Faenza. Agenti e militari, anche in assetto anti sommossa, hanno sgomberato l’edificio, al cui interno c’erano 12 persone tra cui sei minori. “La Baronata” presente in quartiere dal 2017 si è occupata…
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Baronata sgomberata, nuovo punto basso segnato dalla Milano escludente ed esclusiva
❗️Mentre infiamma la polemica a mezzo stampa sul carovita e sull'emergenza abitativa, e la giunta avvia un dialogo con l* student* accampat* fuori dagli atenei per provare a svuotarne la portata critica, stamane un improvviso raid della questura meneghina ha posto fine all'occupazione in Via Faenza dell* compagn* della Baronata: spazio sociale e rifugio abitativo che dal 2017 ha offerto una soluzione a numerose famiglie della Barona in difficoltà economica costruendo una comunità, garantendo un tetto, un luogo di aggregazione, un servizio di distribuzione viveri autogestita collegato alle Brigate di Solidarietà, uno spazio aperto allo swap ed alla socialità di ogni tipo, utile argine al degrado morale di una città che continua ad avere un grosso problema con la povertà e con gli ultimi.
🚔 All'atto dello sgombero le forze dell'ordine hanno fronteggiato poco più di una decina di residenti, molt* dei/delle quali minori, offrendo la strada come alternativa. Dopo lo Spazio 20092 di Cinisello Balsamo e l’occupazione della rete Ci Siamo in Via Siusi, sgomberati nei primi mesi dell'anno, anche Baronata conferma che l'orientamento di Milano ed hinterland nei confronti dell'emergenza abitativa è quello di gestire la questione casa come se fosse un problema di ordine pubblico, da reprimere e silenziare.
📣 Proprio perché ci sentiamo parte della Milano che non tace portiamo la nostra solidarietà ai compagni e alle compagne e alle famiglie sgomberate della Barona, stasera in assemblea e presidio in Piazza Miani dalle 18.
❗️Mentre infiamma la polemica a mezzo stampa sul carovita e sull'emergenza abitativa, e la giunta avvia un dialogo con l* student* accampat* fuori dagli atenei per provare a svuotarne la portata critica, stamane un improvviso raid della questura meneghina ha posto fine all'occupazione in Via Faenza dell* compagn* della Baronata: spazio sociale e rifugio abitativo che dal 2017 ha offerto una soluzione a numerose famiglie della Barona in difficoltà economica costruendo una comunità, garantendo un tetto, un luogo di aggregazione, un servizio di distribuzione viveri autogestita collegato alle Brigate di Solidarietà, uno spazio aperto allo swap ed alla socialità di ogni tipo, utile argine al degrado morale di una città che continua ad avere un grosso problema con la povertà e con gli ultimi.
🚔 All'atto dello sgombero le forze dell'ordine hanno fronteggiato poco più di una decina di residenti, molt* dei/delle quali minori, offrendo la strada come alternativa. Dopo lo Spazio 20092 di Cinisello Balsamo e l’occupazione della rete Ci Siamo in Via Siusi, sgomberati nei primi mesi dell'anno, anche Baronata conferma che l'orientamento di Milano ed hinterland nei confronti dell'emergenza abitativa è quello di gestire la questione casa come se fosse un problema di ordine pubblico, da reprimere e silenziare.
📣 Proprio perché ci sentiamo parte della Milano che non tace portiamo la nostra solidarietà ai compagni e alle compagne e alle famiglie sgomberate della Barona, stasera in assemblea e presidio in Piazza Miani dalle 18.
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📌 Take back the city: meeting internazionale di lotte contro la gentrificazione
🤝 In questi giorni al CSOA Forte Prenestino a Roma sono in corso una serie di incontri e iniziative tra studiosi, militanti, movimenti in lotta per il diritto alla città e all'abitare provenienti da tutta Europa. Abbiamo ricevuto e accolto molto volentieri l'invito a parteciparvi anche noi, per chi passa da Centocelle ci trovate nella tavola rotonda Gentrificazione e desiderio di domani alle 18:30!
🔍 Per leggere il programma completo 👉
https://www.forteprenestino.net/attivita/2826-take-back-the-city-international-meeting-of-struggles-against-gentrification
🤝 In questi giorni al CSOA Forte Prenestino a Roma sono in corso una serie di incontri e iniziative tra studiosi, militanti, movimenti in lotta per il diritto alla città e all'abitare provenienti da tutta Europa. Abbiamo ricevuto e accolto molto volentieri l'invito a parteciparvi anche noi, per chi passa da Centocelle ci trovate nella tavola rotonda Gentrificazione e desiderio di domani alle 18:30!
🔍 Per leggere il programma completo 👉
https://www.forteprenestino.net/attivita/2826-take-back-the-city-international-meeting-of-struggles-against-gentrification
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📌 Sabato 10 giugno: serata a sostegno e presentazione del World congress for Climate Justice di ottobre!
🟢🔴 Cos'è il Wccj? Cinque giorni dal 12 al 15 ottobre 2023 di workshop, seminari specialistici, assemblee tematiche, azioni e plenarie organizzate da più realtà ecologiste italiane che porteranno attivistə climatichə internazionali a discutere e deliberare su idee, strategie e campagne per abbattere il capitalismo fossile e sconfiggere le lobby politiche che lo sostengono, come l'attuale governo reazionario italiano 👉 http://www.wccj.online/en/invitation-to-movements/
🤝 Per farlo abbiamo bisogno del vostro aiuto, soprattutto per accogliere lə climattivistə dall'Africa, dalle Americhe e dall'Asia Meridionale e per affrontare tutte le spese vive: abbiamo lanciato un crowdfunding (https://www.produzionidalbasso.com/project/milano-world-congress-for-climate-justice-12-15-oct/) e da qui a ottobre una serie di iniziative benefit per presentare il Wccj e raccogliere i fondi: si parte sabato 10 a Piano Terra!
🟢🔴 Cos'è il Wccj? Cinque giorni dal 12 al 15 ottobre 2023 di workshop, seminari specialistici, assemblee tematiche, azioni e plenarie organizzate da più realtà ecologiste italiane che porteranno attivistə climatichə internazionali a discutere e deliberare su idee, strategie e campagne per abbattere il capitalismo fossile e sconfiggere le lobby politiche che lo sostengono, come l'attuale governo reazionario italiano 👉 http://www.wccj.online/en/invitation-to-movements/
🤝 Per farlo abbiamo bisogno del vostro aiuto, soprattutto per accogliere lə climattivistə dall'Africa, dalle Americhe e dall'Asia Meridionale e per affrontare tutte le spese vive: abbiamo lanciato un crowdfunding (https://www.produzionidalbasso.com/project/milano-world-congress-for-climate-justice-12-15-oct/) e da qui a ottobre una serie di iniziative benefit per presentare il Wccj e raccogliere i fondi: si parte sabato 10 a Piano Terra!
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GIOCHI PERICOLOSI E GRANDI OPERE NOCIVE
Giovedì 8 giugno / FOA Boccaccio 003 / via Timavo 12 / ore 21.00
Questo giovedì interveniamo insieme al Comitato No Pedemontana a una nuova iniziativa di LABYRINTHUS - Forme di resistenza nello spazio urbano organizzato dallə compagnə della FOA Boccaccio.
Serata di confronto tra i comitati che si oppongono alla devastazione del territorio brianzolo e metropolitano milanese causata dalle prossime Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 e dall'autostrada Pedemontana.
Giovedì 8 giugno / FOA Boccaccio 003 / via Timavo 12 / ore 21.00
Questo giovedì interveniamo insieme al Comitato No Pedemontana a una nuova iniziativa di LABYRINTHUS - Forme di resistenza nello spazio urbano organizzato dallə compagnə della FOA Boccaccio.
Serata di confronto tra i comitati che si oppongono alla devastazione del territorio brianzolo e metropolitano milanese causata dalle prossime Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 e dall'autostrada Pedemontana.
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📈La sciagura olimpica si rivela: extra-costi pubblici ed extra-profitti privati
👁 leggi tutto l'articolo 👉 https://www.offtopiclab.org/la-sciagura-olimpica-si-rivela-extra-costi-pubblici-ed-extra-profitti-privati/ 👈
❗️Le notizie milanesi di ieri – +40% in più di costi per il PalaItalia a Santa Giulia, costi lievitati e dubbi sui tempi per la ristrutturazione del Palasharp – sono solo le ultime in termini di tempo riferite a impianti, opere e infrastrutture previste per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 dove si annunciano costi lievitati dal 30% al 50%, ritardi sui tempi, necessità di procedere con dispositivi d’emergenza.
[...] Parliamo tra tutto di oltre 10-12 miliardi di opere a vario titolo necessarie o connesse ai Giochi invernali. E a questo proposito dobbiamo sempre tenere presente un altro elemento: nella suddivisione delle opere olimpiche incluse nel Piano nazionale degli interventi approvato dalla presidenza del Consiglio il 26 settembre 2022, le opere definite “essenziali-indifferibili” (cioè con consegna inderogabile entro dicembre 2025) riguardano meno del 13% del budget complessivo, mentre quelle “essenziali”, che pesano per oltre l’87% dell’ammontare, potranno essere realizzate anche solo per “stralci funzionali” – quindi la loro consegna reale si effettuerà a Olimpiadi concluse, rivelando la funzione di volano che anche questo Grande Evento svolge nel nostro modello nazionale di capitalismo predatorio.
👁 leggi tutto l'articolo 👉 https://www.offtopiclab.org/la-sciagura-olimpica-si-rivela-extra-costi-pubblici-ed-extra-profitti-privati/ 👈
❗️Le notizie milanesi di ieri – +40% in più di costi per il PalaItalia a Santa Giulia, costi lievitati e dubbi sui tempi per la ristrutturazione del Palasharp – sono solo le ultime in termini di tempo riferite a impianti, opere e infrastrutture previste per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 dove si annunciano costi lievitati dal 30% al 50%, ritardi sui tempi, necessità di procedere con dispositivi d’emergenza.
[...] Parliamo tra tutto di oltre 10-12 miliardi di opere a vario titolo necessarie o connesse ai Giochi invernali. E a questo proposito dobbiamo sempre tenere presente un altro elemento: nella suddivisione delle opere olimpiche incluse nel Piano nazionale degli interventi approvato dalla presidenza del Consiglio il 26 settembre 2022, le opere definite “essenziali-indifferibili” (cioè con consegna inderogabile entro dicembre 2025) riguardano meno del 13% del budget complessivo, mentre quelle “essenziali”, che pesano per oltre l’87% dell’ammontare, potranno essere realizzate anche solo per “stralci funzionali” – quindi la loro consegna reale si effettuerà a Olimpiadi concluse, rivelando la funzione di volano che anche questo Grande Evento svolge nel nostro modello nazionale di capitalismo predatorio.
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📌 Stasera dalle 19:30: serata a sostegno e presentazione del World congress for Climate Justice di ottobre!
🟢🔴 Cos'è il Wccj? Cinque giorni dal 12 al 15 ottobre 2023 di workshop, seminari specialistici, assemblee tematiche, azioni e plenarie organizzate da più realtà ecologiste italiane che porteranno attivistə climatichə internazionali a discutere e deliberare su idee, strategie e campagne per abbattere il capitalismo fossile e sconfiggere le lobby politiche che lo sostengono, come l'attuale governo reazionario italiano 👉 http://www.wccj.online/en/invitation-to-movements/
🤝 Per farlo abbiamo bisogno del vostro aiuto, soprattutto per accogliere lə climattivistə dall'Africa, dalle Americhe e dall'Asia Meridionale e per affrontare tutte le spese vive: abbiamo lanciato un crowdfunding (https://www.produzionidalbasso.com/project/milano-world-congress-for-climate-justice-12-15-oct/) e da qui a ottobre una serie di iniziative benefit per presentare il Wccj e raccogliere i fondi: si parte sabato 10 a Piano Terra!
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Bosco di Via Falck: una lotta nell’interesse di tutta Milano
Giovedì 15 giugno h 18 manifestazione sotto la Curia di Milano - Piazza Fontana
A un anno di distanza dalle prime iniziative del Comitato Popolare, la lotta in difesa del Bosco di Via Falck non si spegne e rilancia. In questi dodici mesi in molteplici assemblee e presidi la popolazione del quartiere Gallaratese ha espresso la forte volontà di salvare gli oltre 600 alberi, prevalentemente di alto fusto, presenti nell’area dell’ex Casa del Giovane, dal progetto di sviluppo edilizio che la proprietà (Curia di Milano) vorrebbe realizzare con l’appoggio di Cassa Depositi e Prestiti e il beneplacito del Comune. Perizie di parte richieste dal Comitato hanno confermato il valore del patrimonio arboreo anche da un punto di vista ecosistemico e di salute pubblica.
Nonostante tutto questo e una raccolta di firme con già migliaia di adesioni, le risposte ricevute da Comune e proprietà sanno tanto di presa in giro. Il Comune antepone il presunto diritto a costruire del privato (diritto generato dal PGT adottato dalla stessa Giunta Sala) all’interesse pubblico a tutelare il patrimonio verde e boschivo della città e a evitare nuovo consumo di suolo, giustificandolo con la favola che saranno costruite le case sociali che servono a chi a Milano ha problemi abitativi, dimenticando di aggiungere che l’housing sociale che sorgerebbe in via Falck non sono case o studentati popolari, ma in linea con quanto già c’è sul mercato e che esclude una buona fetta delle persone in cerca di un alloggio. La Curia promettendo le solite fantomatiche compensazioni e una misera riduzione di volumetrie (un 10% circa) e delle piante da abbattere, con l’impegno a piantumare 700 piante nuove, non si sa dove; come se alberelli asfittici e con qualche centimetro di tronco potessero compensare i servizi ecosistemici di piante di 40/50 anni di vita.
Per questi motivi il Comitato Popolare chiama la città alla mobilitazione giovedì 15 alle ore 18 davanti alla sede della Curia di Milano proprietaria dell’area. Perché la vicenda è simbolo di come a Milano, questione ambientale e questione abitativa siano figlie di uno stesso modello di sviluppo della città e di narrazione distorta che si fa di essa: una forma di greenwashing e finta sostenibilità che mira a consolidare la speculazione edilizia. Salvare il Bosco di Via Falck vuol dire innanzi tutto ribadire che l’interesse pubblico deve prevalere su quello privato e relative mire di profitto; vuol dire attaccare il PGT di Milano e il suo essere funzionale solo agli interessi di fondi e gruppi immobiliari e mettere in discussione le politiche abitative della città; vuol dire affermare che il verde spontaneo, profondo e il suolo non consumato sono beni comuni da tutelare perché insostituibili e fondamentali risorse da preservare in tempi di cambiamenti climatici, soprattutto nella regione più inquinata d’Europa.
Giovedì 15 giugno h 18 manifestazione sotto la Curia di Milano - Piazza Fontana
A un anno di distanza dalle prime iniziative del Comitato Popolare, la lotta in difesa del Bosco di Via Falck non si spegne e rilancia. In questi dodici mesi in molteplici assemblee e presidi la popolazione del quartiere Gallaratese ha espresso la forte volontà di salvare gli oltre 600 alberi, prevalentemente di alto fusto, presenti nell’area dell’ex Casa del Giovane, dal progetto di sviluppo edilizio che la proprietà (Curia di Milano) vorrebbe realizzare con l’appoggio di Cassa Depositi e Prestiti e il beneplacito del Comune. Perizie di parte richieste dal Comitato hanno confermato il valore del patrimonio arboreo anche da un punto di vista ecosistemico e di salute pubblica.
Nonostante tutto questo e una raccolta di firme con già migliaia di adesioni, le risposte ricevute da Comune e proprietà sanno tanto di presa in giro. Il Comune antepone il presunto diritto a costruire del privato (diritto generato dal PGT adottato dalla stessa Giunta Sala) all’interesse pubblico a tutelare il patrimonio verde e boschivo della città e a evitare nuovo consumo di suolo, giustificandolo con la favola che saranno costruite le case sociali che servono a chi a Milano ha problemi abitativi, dimenticando di aggiungere che l’housing sociale che sorgerebbe in via Falck non sono case o studentati popolari, ma in linea con quanto già c’è sul mercato e che esclude una buona fetta delle persone in cerca di un alloggio. La Curia promettendo le solite fantomatiche compensazioni e una misera riduzione di volumetrie (un 10% circa) e delle piante da abbattere, con l’impegno a piantumare 700 piante nuove, non si sa dove; come se alberelli asfittici e con qualche centimetro di tronco potessero compensare i servizi ecosistemici di piante di 40/50 anni di vita.
Per questi motivi il Comitato Popolare chiama la città alla mobilitazione giovedì 15 alle ore 18 davanti alla sede della Curia di Milano proprietaria dell’area. Perché la vicenda è simbolo di come a Milano, questione ambientale e questione abitativa siano figlie di uno stesso modello di sviluppo della città e di narrazione distorta che si fa di essa: una forma di greenwashing e finta sostenibilità che mira a consolidare la speculazione edilizia. Salvare il Bosco di Via Falck vuol dire innanzi tutto ribadire che l’interesse pubblico deve prevalere su quello privato e relative mire di profitto; vuol dire attaccare il PGT di Milano e il suo essere funzionale solo agli interessi di fondi e gruppi immobiliari e mettere in discussione le politiche abitative della città; vuol dire affermare che il verde spontaneo, profondo e il suolo non consumato sono beni comuni da tutelare perché insostituibili e fondamentali risorse da preservare in tempi di cambiamenti climatici, soprattutto nella regione più inquinata d’Europa.
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