Forwarded from Blocco Studentesco
🇾🇪 EUROPE WAKE UP!
PER IRYNA.⚡️
🪧 Gigantografie e manifesti in tutta Italia per ricordare la 23enne uccisa barbaramente a Charlotte in North Carolina. Una giovane vita spezzata da un pluripregiudicato con 14 arresti alle spalle, nel silenzio e nelle complicità degli altri passeggeri. “I got that white girl” queste le parole dell’assassino. L’unica colpa di Iryna? Essere bianca ed europea.
Ecco quindi la rappresentazione di una realtà che si è concretizzata nelle nostre città a seguito delle decisioni di una classe politica culturalmente marxista ed economicamente liberale che ha fatto dell’immigrazione uno strumento di pressione e business a discapito dei nostri popoli.
⚔️ Risvegliarci dal torpore, attraverso il conflitto come unico mezzo per prendersi spazi e agibilità politica. È giunto il momento: morire occidentali o risvegliarsi europei!
bloccostudentesco.org
PER IRYNA.⚡️
🪧 Gigantografie e manifesti in tutta Italia per ricordare la 23enne uccisa barbaramente a Charlotte in North Carolina. Una giovane vita spezzata da un pluripregiudicato con 14 arresti alle spalle, nel silenzio e nelle complicità degli altri passeggeri. “I got that white girl” queste le parole dell’assassino. L’unica colpa di Iryna? Essere bianca ed europea.
Ecco quindi la rappresentazione di una realtà che si è concretizzata nelle nostre città a seguito delle decisioni di una classe politica culturalmente marxista ed economicamente liberale che ha fatto dell’immigrazione uno strumento di pressione e business a discapito dei nostri popoli.
⚔️ Risvegliarci dal torpore, attraverso il conflitto come unico mezzo per prendersi spazi e agibilità politica. È giunto il momento: morire occidentali o risvegliarsi europei!
bloccostudentesco.org
Forwarded from 𝗔𝗥𝗖𝗔𝗗𝗜𝗔.𝗯𝗹𝗼𝗴
Roma, CasaPound: danni e minacce da corteo pro-Pal verso attività privata, basta verità distorte e strumentalizzazioni
Roma, 17 set – “È davvero paradossale la mistificazione in atto, che riesce a trasformare ancora una volta in vittime coloro che in realtà si sono resi protagonisti di aggressioni e provocazioni.” Così, in una nota, CasaPound Italia replica alle accuse di aggressione nei confronti di due partecipanti al corteo pro-Palestina svoltosi ieri nel centro di Roma.
“La verità, come attesteranno i verbali delle forze dell’ordine intervenute e la denuncia contro ignoti presentata dai titolari, è che ad essere colpita è stata un’attività privata individuata come luogo di riferimento di CasaPound. Un gruppo di antifascisti, distaccatosi dal corteo che transitava su via Giovanni Lanza, ha infatti preso di mira un bar, danneggiandone le vetrine e minacciando i gestori, aggredendo clienti e tirando bottiglie e fumogeni nel bar rischiando di causare un incendio. Oggi, però, la narrazione diffusa da certa stampa e da alcune dichiarazioni politiche ribalta completamente i fatti: un’operazione di strumentalizzazione che non possiamo accettare. Ancora una volta, ci troviamo di fronte ai metodi mafiosi tipici dell’antifascismo militante e non solo: colpire e provocare e poi, grazie a complicità istituzionali, manipolare la realtà per presentarsi come parte lesa”.
“Non siamo più disposti a tollerare simili dinamiche, né riteniamo ammissibile che vengano costantemente autorizzati cortei antifascisti e dei centri sociali a poche centinaia di metri da via Napoleone III, dove risiedono venti famiglie in emergenza abitativa. È altresì inaccettabile che durante manifestazioni monitorate dalle autorità di pubblica sicurezza possano verificarsi simili atti di violenza, nella consueta impunità, mentre le indagini vengono paradossalmente indirizzate contro di noi.”
“Siamo abituati alle menzogne e non ci interessa nemmeno troppo ristabilire una verità ormai distorta da un sistema marcio e collaudato. Tuttavia, ci preme ribadire con chiarezza che non ci faremo intimidire e che a soffiare sul fuoco creando un clima di tensione sono gli stessi che festeggiano l’assassinio di Charlie Kirk. Difenderemo sempre la nostra agibilità politica, che non può e non deve essere messa in discussione, così come restano immutate le nostre posizioni sulla situazione in Medio Oriente: posizioni note da sempre e che nulla hanno a che vedere con i fatti accaduti”.
Roma, 17 set – “È davvero paradossale la mistificazione in atto, che riesce a trasformare ancora una volta in vittime coloro che in realtà si sono resi protagonisti di aggressioni e provocazioni.” Così, in una nota, CasaPound Italia replica alle accuse di aggressione nei confronti di due partecipanti al corteo pro-Palestina svoltosi ieri nel centro di Roma.
“La verità, come attesteranno i verbali delle forze dell’ordine intervenute e la denuncia contro ignoti presentata dai titolari, è che ad essere colpita è stata un’attività privata individuata come luogo di riferimento di CasaPound. Un gruppo di antifascisti, distaccatosi dal corteo che transitava su via Giovanni Lanza, ha infatti preso di mira un bar, danneggiandone le vetrine e minacciando i gestori, aggredendo clienti e tirando bottiglie e fumogeni nel bar rischiando di causare un incendio. Oggi, però, la narrazione diffusa da certa stampa e da alcune dichiarazioni politiche ribalta completamente i fatti: un’operazione di strumentalizzazione che non possiamo accettare. Ancora una volta, ci troviamo di fronte ai metodi mafiosi tipici dell’antifascismo militante e non solo: colpire e provocare e poi, grazie a complicità istituzionali, manipolare la realtà per presentarsi come parte lesa”.
“Non siamo più disposti a tollerare simili dinamiche, né riteniamo ammissibile che vengano costantemente autorizzati cortei antifascisti e dei centri sociali a poche centinaia di metri da via Napoleone III, dove risiedono venti famiglie in emergenza abitativa. È altresì inaccettabile che durante manifestazioni monitorate dalle autorità di pubblica sicurezza possano verificarsi simili atti di violenza, nella consueta impunità, mentre le indagini vengono paradossalmente indirizzate contro di noi.”
“Siamo abituati alle menzogne e non ci interessa nemmeno troppo ristabilire una verità ormai distorta da un sistema marcio e collaudato. Tuttavia, ci preme ribadire con chiarezza che non ci faremo intimidire e che a soffiare sul fuoco creando un clima di tensione sono gli stessi che festeggiano l’assassinio di Charlie Kirk. Difenderemo sempre la nostra agibilità politica, che non può e non deve essere messa in discussione, così come restano immutate le nostre posizioni sulla situazione in Medio Oriente: posizioni note da sempre e che nulla hanno a che vedere con i fatti accaduti”.
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Forwarded from 𝗠 𝗨 𝗦 𝗘
EUROPA, WAKE UP!
Con il sudore e il sangue di tutte le classi dobbiamo costruire una patria come non si è mai vista.
La Sapienza non chiude gli occhi davanti all’orrore quotidiano della società occidentale: un sistema che colpevolizza l’Europa e la tiene prigioniera di consumismo, multiculturalismo e relativismo. Un sistema che aggredisce la nostra identità nativa con le armi culturali dell’antifascismo e del decostruzionismo. Un sistema che riduce la politica a semplice strumento di amministrazione e repressione.
La parabola di Irina, assassinata a Charlotte soltanto perché bianca, è la parabola di un popolo europeo che non ha ancora trovato la sua grande patria. Sta alla nostra generazione raggiungere l’autocoscienza e lottare per realizzare questa visione.
Ricordare significa scegliere da che parte stare: ogni giovane che cade sotto il peso dell’ingiustizia o sul Fronte dell’Est diventa un grido di battaglia, un impegno a costruire un’Europa nuova, libera e forte.
Invitiamo gli studenti liberi, militanti e tutti coloro che non si rassegnano ad unirsi a noi.
M U S E
Con il sudore e il sangue di tutte le classi dobbiamo costruire una patria come non si è mai vista.
La Sapienza non chiude gli occhi davanti all’orrore quotidiano della società occidentale: un sistema che colpevolizza l’Europa e la tiene prigioniera di consumismo, multiculturalismo e relativismo. Un sistema che aggredisce la nostra identità nativa con le armi culturali dell’antifascismo e del decostruzionismo. Un sistema che riduce la politica a semplice strumento di amministrazione e repressione.
La parabola di Irina, assassinata a Charlotte soltanto perché bianca, è la parabola di un popolo europeo che non ha ancora trovato la sua grande patria. Sta alla nostra generazione raggiungere l’autocoscienza e lottare per realizzare questa visione.
Ricordare significa scegliere da che parte stare: ogni giovane che cade sotto il peso dell’ingiustizia o sul Fronte dell’Est diventa un grido di battaglia, un impegno a costruire un’Europa nuova, libera e forte.
Invitiamo gli studenti liberi, militanti e tutti coloro che non si rassegnano ad unirsi a noi.
M U S E
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Forwarded from Blocco Studentesco
È caduto Raúl.
Educato, colto, curioso e soprattutto coraggioso. Uno dei giovani che quest’anno aveva deciso di condividere con la nostra comunità il rito del presente ad Acca Larenzia non c’è più. Dopo un mese di coma non ha superato le conseguenze di una vile aggressione subita da parte di alcuni marocchini in un paese della provincia di Valencia.
Raúl era di famiglia romana, ma viveva in Spagna. La sua sorte si è decisa così, a 28 anni, per mano di un nemico che conosciamo fin troppo bene.
Il suo esempio, la sua presenza, il suo sacrificio non verranno mai dimenticati.
Presente! 🏴❤️🔥
Educato, colto, curioso e soprattutto coraggioso. Uno dei giovani che quest’anno aveva deciso di condividere con la nostra comunità il rito del presente ad Acca Larenzia non c’è più. Dopo un mese di coma non ha superato le conseguenze di una vile aggressione subita da parte di alcuni marocchini in un paese della provincia di Valencia.
Raúl era di famiglia romana, ma viveva in Spagna. La sua sorte si è decisa così, a 28 anni, per mano di un nemico che conosciamo fin troppo bene.
Il suo esempio, la sua presenza, il suo sacrificio non verranno mai dimenticati.
Presente! 🏴❤️🔥
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Forwarded from 𝗔𝗥𝗖𝗔𝗗𝗜𝗔.𝗯𝗹𝗼𝗴
«Roma per me è l’Italia; e non vedo Italia possibile senonché nell’Unione compatta, o federata delle sparse sue membra! Roma è il simbolo dell’Italia una, sotto qualunque forma voi la vogliate. E l’opera più infernale del papato era quella di tenerla divisa.»
✍🏻 Giuseppe Garibaldi
✍🏻 Giuseppe Garibaldi
❤4
https://www.ilprimatonazionale.it/primo-piano/no-ius-scholae-blocco-studentesco-cittadinanza-identita-301767/
I militanti del fulmine cerchiato hanno denunciato una proposta che mira a svuotare definitivamente la cittadinanza del suo significato più autentico: quello di appartenenza storica e identitaria
🗞️ Su Il Primato Nazionale
I militanti del fulmine cerchiato hanno denunciato una proposta che mira a svuotare definitivamente la cittadinanza del suo significato più autentico: quello di appartenenza storica e identitaria
🗞️ Su Il Primato Nazionale
Il Primato Nazionale
"No ius scholae": la mobilitazione studentesca contro la cittadinanza elettorale
Blitz del Blocco Studentesco in tutta Italia contro lo ius scholae: «La cittadinanza non è un premio burocratico» - Il Primato Nazionale
Forwarded from Blocco Studentesco
Giorgia Meloni ha escluso ogni riconoscimento della Palestina finché ci sarà Hamas, usando la "lotta al terrorismo” come alibi eterno. Ma nello stesso Palazzo di Vetro, a New York, i rappresentanti dell’Occidente hanno accolto con tutti gli onori Ahmad al Sharaa, alias Abu Mohammad al Jolani, ex capo di al Nusra e uomo di al Qaida in Siria, oggi promosso a “presidente ad interim” di Damasco.
Un ex ricercato internazionale liberato quando David Petraeus guidava la CIA. Oggi stringe mani, tratta con Washington, Mosca e Tel Aviv, mentre viene legittimato come interlocutore politico affidabile. Hamas no, Al Jolani sì: questo è il metro di giustizia della comunità internazionale.
E l’Italia? Nega di fatto il diritto all’esistenza del popolo palestinese pur di non incrinare l’asse con Tel Aviv e Washington, e siede silenziosa di fronte alla normalizzazione di chi ha insanguinato la Siria laica e repubblicana.
Vergogna indelebile. Senza filtri.
www.bloccostudentesco.org
Un ex ricercato internazionale liberato quando David Petraeus guidava la CIA. Oggi stringe mani, tratta con Washington, Mosca e Tel Aviv, mentre viene legittimato come interlocutore politico affidabile. Hamas no, Al Jolani sì: questo è il metro di giustizia della comunità internazionale.
E l’Italia? Nega di fatto il diritto all’esistenza del popolo palestinese pur di non incrinare l’asse con Tel Aviv e Washington, e siede silenziosa di fronte alla normalizzazione di chi ha insanguinato la Siria laica e repubblicana.
Vergogna indelebile. Senza filtri.
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