IDF: “Eliminati oltre 20 comandanti iraniani, Teheran attaccherà nuovamente stanotte”
L’esercito israeliano ha riferito di aver eliminato oltre 20 comandanti iraniani dall’inizio dell’attacco, tra i quali il capo della Direzione dell’Intelligence delle forze armate, Gholam-Reza Marhabi, e un ufficiale del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC), Mohammad Bagheri. Marhabi era considerato il più alto ufficiale dell’intelligence israeliana, scrive l’IDF, ed avrebbe avuto un ruolo chiave negli attacchi contro Israele nell’ultimo anno e in quelli precedenti. Bagheri, invece, si occupava di supervisionare le capacità dei missili superficie-superficie e da crociera a lungo raggio, principali strumenti offensivi dell’Iran contro Israele. Attraverso una comunicazione avvenuta tramite i propri canali radiofonici e citata da Al Jazeera, l’esercito israeliano ha inoltre riferito di aspettarsi nuovi attacchi dall’Iran questa notte.
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L’esercito israeliano ha riferito di aver eliminato oltre 20 comandanti iraniani dall’inizio dell’attacco, tra i quali il capo della Direzione dell’Intelligence delle forze armate, Gholam-Reza Marhabi, e un ufficiale del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC), Mohammad Bagheri. Marhabi era considerato il più alto ufficiale dell’intelligence israeliana, scrive l’IDF, ed avrebbe avuto un ruolo chiave negli attacchi contro Israele nell’ultimo anno e in quelli precedenti. Bagheri, invece, si occupava di supervisionare le capacità dei missili superficie-superficie e da crociera a lungo raggio, principali strumenti offensivi dell’Iran contro Israele. Attraverso una comunicazione avvenuta tramite i propri canali radiofonici e citata da Al Jazeera, l’esercito israeliano ha inoltre riferito di aspettarsi nuovi attacchi dall’Iran questa notte.
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Telefonata Trump-Putin per discutere della crisi in Medioriente
Il presidente statunitense Donald Trump e quello russo Vladimir Putin hanno avuto una conversazione telefonica di circa 50 minuti, nel corso della quale avrebbero discusso del conflitto tra Israele e Iran. Lo riporta l’agenzia di stampa statale russa, che riferisce come, nel corso della telefonata, Putin avrebbe condannato l’operazione militare di Israele contro l’Iran e dichiarato che Mosca è pronta a porsi come intermediaria nel conflitto in corso. Trump, invece, avrebbe definito «efficaci» gli attacchi di Tel Aviv contro Teheran. Entrambe non avrebbero escluso un ritorno ai negoziati per la questione iraniana.
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Il presidente statunitense Donald Trump e quello russo Vladimir Putin hanno avuto una conversazione telefonica di circa 50 minuti, nel corso della quale avrebbero discusso del conflitto tra Israele e Iran. Lo riporta l’agenzia di stampa statale russa, che riferisce come, nel corso della telefonata, Putin avrebbe condannato l’operazione militare di Israele contro l’Iran e dichiarato che Mosca è pronta a porsi come intermediaria nel conflitto in corso. Trump, invece, avrebbe definito «efficaci» gli attacchi di Tel Aviv contro Teheran. Entrambe non avrebbero escluso un ritorno ai negoziati per la questione iraniana.
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Nigeria: decine di persone uccise in un attacco armato
Nella notte tra venerdì e sabato si è verificato un attacco armato nel villaggio di Yelewata, nello Stato di Benu, Nigeria centrale. Le informazioni sull’attacco sono scarse. Secondo Amnesty International, presente sul territorio, i morti sarebbero almeno 100. Il governo nigeriano ha confermato gli scontri, ma ha ridimensionato il bilancio a 45 vittime. La regione di Benu, zona di confine tra il nord a maggioranza musulmana e il sud cristiano, è da tempo teatro di conflitti tra gruppi in lotta per le risorse, esasperati da divisioni etniche e religiose. Lo Stato nigeriano fatica a mantenere l’ordine e garantire sicurezza.
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Nella notte tra venerdì e sabato si è verificato un attacco armato nel villaggio di Yelewata, nello Stato di Benu, Nigeria centrale. Le informazioni sull’attacco sono scarse. Secondo Amnesty International, presente sul territorio, i morti sarebbero almeno 100. Il governo nigeriano ha confermato gli scontri, ma ha ridimensionato il bilancio a 45 vittime. La regione di Benu, zona di confine tra il nord a maggioranza musulmana e il sud cristiano, è da tempo teatro di conflitti tra gruppi in lotta per le risorse, esasperati da divisioni etniche e religiose. Lo Stato nigeriano fatica a mantenere l’ordine e garantire sicurezza.
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Emilia, nubifragi e raffiche di vento: oltre 100 interventi dei pompieri
Dopo una giornata rovente con punte di 36°C, forti temporali hanno colpito nella serata di ieri le province occidentali dell’Emilia-Romagna. Solo nel Reggiano oltre 80 interventi dei vigili del fuoco per alberi caduti, in particolare tra Reggio Emilia, Sant’Ilario, Correggio e Quattro Castella. A Parma, una violenta grandinata ha causato raffiche oltre i 100 km/h, blackout in diversi quartieri e decine di chiamate d’emergenza. Disagi anche nel Modenese, con 40 interventi tra Campogalliano e Vignola. In Appennino, le piogge più intense a Corniglio e Berceto. Il maltempo si è esteso fino alla pianura bolognese con grandine e tempeste di fulmini.
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Gaza, non si fermano i raid israeliani: almeno 12 morti
Almeno 12 palestinesi sono stati uccisi oggi in diversi attacchi israeliani nella Striscia di Gaza, secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie locali. Cinque delle vittime si trovavano nei pressi di due centri di assistenza gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation: tre nei pressi del corridoio di Netzarim e due a Rafah, nel sud. I medici dell’ospedale Al-Awda parlano anche di decine di feriti. Altri sette palestinesi sono morti in un raid aereo che ha colpito la città di Beit Lahiya, nel nord dell’enclave.
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Almeno 12 palestinesi sono stati uccisi oggi in diversi attacchi israeliani nella Striscia di Gaza, secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie locali. Cinque delle vittime si trovavano nei pressi di due centri di assistenza gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation: tre nei pressi del corridoio di Netzarim e due a Rafah, nel sud. I medici dell’ospedale Al-Awda parlano anche di decine di feriti. Altri sette palestinesi sono morti in un raid aereo che ha colpito la città di Beit Lahiya, nel nord dell’enclave.
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Congo, almeno 19 morti a Kinshasa per un’alluvione
Almeno 19 persone sono morte a Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo, a causa di un’alluvione provocato da forti piogge che ieri si è scatenato sull’area. Il quartiere più colpito è stato Ngaliema, dove si sono registrate 17 vittime. L’alluvione ha causato gravi danni e portato alla chiusura di due importanti arterie stradali della città. Eventi simili sono frequenti in questa stagione: ad aprile scorso, 33 persone erano morte sempre a Kinshasa, mentre a maggio oltre cento vittime erano state registrate nei villaggi lungo il lago Tanganica, nella parte orientale del Paese.
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Almeno 19 persone sono morte a Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo, a causa di un’alluvione provocato da forti piogge che ieri si è scatenato sull’area. Il quartiere più colpito è stato Ngaliema, dove si sono registrate 17 vittime. L’alluvione ha causato gravi danni e portato alla chiusura di due importanti arterie stradali della città. Eventi simili sono frequenti in questa stagione: ad aprile scorso, 33 persone erano morte sempre a Kinshasa, mentre a maggio oltre cento vittime erano state registrate nei villaggi lungo il lago Tanganica, nella parte orientale del Paese.
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Israele-Iran, ancora attacchi incrociati: Trump apre a Putin mediatore
Nel pomeriggio sirene d’allarme per decine di missili lanciati dall’Iran sono risuonate in numerose zone d’Israele, nel nord del Golan e in Cisgiordania, mentre esplosioni sono state segnalate a Gerusalemme. Nel frattempo, i media iraniani riferiscono un attacco israeliano al comando di polizia di Teheran, con danni lievi e diversi agenti feriti. Donald Trump si è detto aperto a un ruolo di mediazione di Vladimir Putin e non ha escluso, sebbene al momento gli Stati Uniti non siano coinvolti, possibili interventi USA. A Teheran migliaia di residenti tentano di evacuare la capitale, paralizzata dal traffico. Tel Aviv ha prorogato lo stato d’emergenza fino al 30 giugno.
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Nel pomeriggio sirene d’allarme per decine di missili lanciati dall’Iran sono risuonate in numerose zone d’Israele, nel nord del Golan e in Cisgiordania, mentre esplosioni sono state segnalate a Gerusalemme. Nel frattempo, i media iraniani riferiscono un attacco israeliano al comando di polizia di Teheran, con danni lievi e diversi agenti feriti. Donald Trump si è detto aperto a un ruolo di mediazione di Vladimir Putin e non ha escluso, sebbene al momento gli Stati Uniti non siano coinvolti, possibili interventi USA. A Teheran migliaia di residenti tentano di evacuare la capitale, paralizzata dal traffico. Tel Aviv ha prorogato lo stato d’emergenza fino al 30 giugno.
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Attacchi Israele-Iran: ucciso vertice dell’intelligence iraniana
Tra ieri e oggi, lunedì 16 giugno, Israele e Iran hanno proseguito i propri attacchi reciproci per la quarta notte consecutiva. L’Iran ha lanciato attacchi a Tel Aviv, Haifa, e altre aree a sud del Paese,t uccidendo almeno 4 persone. Israele, invece, ha continuato i bombardamenti a Teheran e si è spinta anche a Mashhad, a nordest, la città più lontana dai confini israeliani attaccata finora. Negli attacchi di ieri, Israele ha ucciso Mohammad Kazemi, capo dell’intelligence dei Guardiani della Rivoluzione (IRGC), mentre oggi ha preso di mira il quartier generale sede dell’unità di élite Quds dell’IRGC e siti per la produzione balistica nella capitale. Dall’inizio degli attacchi Israele ha ucciso 224 persone.
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Tra ieri e oggi, lunedì 16 giugno, Israele e Iran hanno proseguito i propri attacchi reciproci per la quarta notte consecutiva. L’Iran ha lanciato attacchi a Tel Aviv, Haifa, e altre aree a sud del Paese,t uccidendo almeno 4 persone. Israele, invece, ha continuato i bombardamenti a Teheran e si è spinta anche a Mashhad, a nordest, la città più lontana dai confini israeliani attaccata finora. Negli attacchi di ieri, Israele ha ucciso Mohammad Kazemi, capo dell’intelligence dei Guardiani della Rivoluzione (IRGC), mentre oggi ha preso di mira il quartier generale sede dell’unità di élite Quds dell’IRGC e siti per la produzione balistica nella capitale. Dall’inizio degli attacchi Israele ha ucciso 224 persone.
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Sardegna: la polizia usa l'elicottero e incendia i campi per disperdere il corteo contro la base militare
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L'INDIPENDENTE
Sardegna: la polizia usa l'elicottero e incendia i campi per disperdere il corteo contro la base militare
Alta tensione a Decimomannu, in provincia di Cagliari, durante una manifestazione antimilitarista contro la base militare. Circa cento attivisti, dopo un inizio pacifico, hanno deviato dal percorso autorizzato tentando di raggiungere il perimetro dell’aeroporto.…
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🔴 L'obiettivo della marcia era di rompere l'assedio a Gaza chiedendo l'apertura del valico di Rafah e l'ingresso degli aiuti umanitari bloccati ormai da mesi da Israele
Almeno 3000 persone provenienti da 54 paesi del mondo si sono per questo date appuntamento al Cairo
Nel mentre altre migliaia di persone sono partite dalla Tunisia e dall'Algeria con il Convoglio Sumud, con lo stesso obiettivo: raggiungere Rafah e aprire il valico
Ma le autorità egiziane hanno cominciato a reprimere gli attivisti dal primo giorno
identificati come gli organizzatori della marcia, sono stati prelevati nella notte dagli hotels e poi rimpatriati
Un migliaio di attivisti sono ancora presenti al Cairo.
La Global Marcia non è finita. Non arriverà a Rafah, ma sta tentando di riorganizzarsi. Anche spostandosi dall’Egitto
Almeno 3000 persone provenienti da 54 paesi del mondo si sono per questo date appuntamento al Cairo
Nel mentre altre migliaia di persone sono partite dalla Tunisia e dall'Algeria con il Convoglio Sumud, con lo stesso obiettivo: raggiungere Rafah e aprire il valico
Ma le autorità egiziane hanno cominciato a reprimere gli attivisti dal primo giorno
identificati come gli organizzatori della marcia, sono stati prelevati nella notte dagli hotels e poi rimpatriati
Un migliaio di attivisti sono ancora presenti al Cairo.
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Mentre il mondo guarda all’Iran, Israele continua la sua campagna genocida a Gaza
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L'INDIPENDENTE
Mentre il mondo guarda all'Iran, Israele continua la sua campagna genocida a Gaza
Con gli occhi di tutto il mondo puntati sul conflitto tra Iran e Israele, lo Stato ebraico continua a portare avanti il proprio piano genocida in Palestina. Il Comune di Gaza ha rivelato l'entità della distruzione delle infrastrutture cittadine a seguito…
Lettonia, arrestato ex parlamentare che difende la lingua russa
Le autorità lettoni hanno arrestato Alexey Roslikov, ex parlamentare e attuale consigliere comunale di Riga del Partito della Stabilità, noto per le sue posizioni a favore dei diritti linguistici della comunità russa. L’arresto segue un episodio del 5 giugno in cui Roslikov, durante una sessione parlamentare, ha dichiarato in russo: «la lingua russa è la nostra lingua!», opponendosi a una bozza sulla “de-russificazione” linguistica della Lettonia. Il 9 giugno è stato aperto contro di lui un procedimento penale per presunto sostegno alla Russia e «incitamento all’odio nazionale».
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🟢 LA BUONA NOTIZIA DEL GIORNO
Samoa ha approvato un piano vincolante per proteggere 36.000 km² di Oceano
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