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Una testimonianza di chi oggi è rimasto purtroppo ferito. Forza Claudio! Hai tutto il nostro affetto.
Abbiamo affidato a un nostro commento su Giap alcune precisazioni importanti.

Nonostante negli articoli che si leggono – anche in quelli decenti o comunque meno squilibrati a favore della propaganda della giunta e del resoconto della giornata dato dalla questura – si parli di «sgombero», vogliamo precisare che ieri al parco don Bosco non c’è stato alcuno sgombero. A meno di non voler chiamare «sgomberi» l’allontanamento della ditta disboscatrice prima, a cui dopo i primi abbattimenti (sette alberi in tutto) è stato reso impossibile proseguire, e il ritiro delle forze dell’ordine subito dopo.

La tenda non è mai stata raggiunta e men che meno le case sugli alberi, il presidio è intatto e si è ri-esteso all’intero parco, perché il cantiere è stato smontato.

Continua a leggere qui:

https://www.wumingfoundation.com/giap/2024/04/la-banda-hood-le-cariche-e-le-ruspe/#comment-48456
🌳 COSA PUÒ UN PARCO

Un riassuntone visto che tante persone nuove si sono aggiunte.

Questa pagina segue le politiche urbanistiche bolognesi (cioè le colate di cemento targate PD) e i tentativi di fermarle. In particolare stiamo seguendo la lotta contro l'allargamento dell'autostrada, il Passante di Mezzo. Negli ultimi giorni abbiamo anche seguito molto da vicino la battaglia contro la distruzione del Parco Don Bosco, nel quartiere San Donato.

In questo parco si trova una scuola costruita a inizio anni 80 che necessita di ristrutturazione. Invece di ristrutturarla, il Comune di Bologna ha deciso di distruggerla e ricostruirla nel parco accanto. Distruggendo anche il parco, polmone verde del quartiere.

Da mesi è iniziata una protesta contro questo progetto, innescata da un comitato di cittadini del quartiere. Questa protesta ha unito diverse generazioni, diversi pezzi di città. Ha funzionato per tanti motivi, ma per essere sintetici: ha saputo dire quello che faceva e fare quello che diceva. La voglia di difendere la vita in città è sempre stata un sincero motivo di complicità. Niente a che vedere con la lingua biforcuta degli amministratori.

Ieri un dispiegamento di forze imponente (oltre 100 tra poliziotti e carabinieri) ha provato a imporre con la forza lo sgombero del parco e il taglio degli alberi. Nonostante le violenze e i feriti, non ci sono riusciti. La protesta si è organizzata, abbiamo superato le transenne appena installate. I lavori hanno dovuto fermarsi, i disboscatori hanno rinunciato (dopo aver purtroppo tagliato alcuni alberi) e anche la polizia ha abbandonato il campo.

Alcune piccole cose da aggiungere

1. Il presidio permanente al parco CONTINUA. Non ci hanno sgomberato. Non ci hanno rubato nemmeno un metro. Hanno lasciato delle cicatrici arboree e sui nostri corpi, le cureremo insieme.

2. Dopo un braccio rotto, due mani fratturate e vari contusi (anche minorenni), questore, sindaco e vicesindaca dovrebbero solo dimettersi. L'indignazione per le violenze della polizia funziona solo se quelle violenze accadono a Pisa?

3. I tagli degli alberi avvenuti ieri, a ridosso dei manifestanti, senza le dovute protezioni... erano platealmente insicuri, forse illegali. Fatti in tutta fretta per cercare di rubarci 6 alberi il più velocemente possibile. Una strategia pazzesca, disposta a rischiare di far male pur di completare l'opera in fretta.

4. Una lotta piccola è diventata potentissima perché si è ancorata a un luogo e l'ha abitato, con coerenza e amore. Ci sembra un indizio di qualcosa che funziona
La dinamica precisa non è ancora chiara, quel che è certo è che stanotte, nei pressi del parco don Bosco, un ragazzo di 19 anni, molto conosciuto nel movimento studentesco cittadino, è stato inseguito, fermato e picchiato da carabinieri. Dalle testimonianze di chi ha visto la scena, pare si siano accaniti non solo con il manganello, ma anche con taser e spray al peperoncino. Si parla di un polso fratturato. È stato portato via in stato di incoscienza, tenuto per diverse ore nella caserma di via Agucchi e tra poco verrà processato per direttissima. Circolano appelli per trovarsi sotto il tribunale. Cercheremo di dare informazioni più puntuali in mattinata, in un articolo su Giap che stavamo già preparando.
Dal parco Don Bosco al Festival di Letteratura Working Class, il nemico si sfoga, sabota, massacra

Stanotte, nei pressi del parco don Bosco di Bologna, un attivista diciannovenne, studente del liceo Da Vinci, è stato inseguito, bloccato e pestato da un folto gruppo di carabinieri. Su di lui si sono accaniti non soltanto col manganello, ma anche con taser e spray al peperoncino. Gli è stato rotto un polso. È stato portato via in stato di incoscienza. Ha trascorso diverse ore nella caserma di via Agucchi e mentre scriviamo è in corso il processo per direttissima. Davanti al tribunale c’è una folla di giovani solidali. Non c’è chi non abbia pensato a una vendetta delle forze dell’ordine per lo smacco di due giorni fa.

Proprio ieri il sindaco Matteo Lepore si era lanciato in una lunga, ossessiva esortazione a «isolare i violenti».

Continua a leggere qui:

https://www.wumingfoundation.com/giap/2024/04/dal-parco-don-bosco-al-festival-di-letteratura-working-class/
Gio, il ragazzo aggredito, è libero! Nessuna misura per lui. Un corteo spontaneo e felice sta arrivando al parco Don bosco attraversando la città
Nonostante sulle prime fosse definita da più parti «processo per direttissima», si è presto appurato che quella di stamattina era l’udienza per la convalida dell’arresto. Ebbene, al compagno non sono state date aggravanti né appioppate misure cautelari di alcun genere, e così è tornato libero. Il presidio di solidarietà davanti al tribunale è diventato un festoso corteo fino al parco don Bosco, dov’era in corso un’assemblea partecipatissima – mezzo migliaio di persone (abbondante) – che con l’arrivo del corteo si è ulteriormente ingrossata. Un’altra giornata che ha lasciato il segno, mettendo in crisi la controparte. L’ha messa in crisi al punto che Lepore, proprio lui, ha chiesto al Comitato Besta un incontro. La replica è stata: ora c’è troppa tensione, ne riparliamo se e quando smetteranno di vorticare i manganelli. Incontro o non incontro, l’assemblea di oggi ha ribadito che il NO al progetto è fermo e non negoziabile, che la lotta al don Bosco non si può separare dalle lotte contro le altre aggressioni edilizie e infrastrutturali al territorio, che la mobilitazione in città è solo al suo inizio.
Fermo restando che questo non è il canale Telegram della lotta al don Bosco ma quello di Wu Ming, e che presto o tardi dovrà tornare al proprio specifico, poiché ormai abbiamo fatto 30, facciamo 31 e segnaliamo quest'appuntamento. Oggi in piazza!
Cerchiamo di stare sul punto, liberandolo dalla fuffa che ha intorno.

Nella Bologna leporiana è la prima volta che una lotta blocca un cantiere, resistendo per ben due volte – il 29 gennaio e il 3 aprile – al tentativo poliziesco di insediarlo.

È la prima volta che una lotta, impedendo il proprio sgombero, manda all'aria le strategie che aveva in mente il comune e anche i piani della questura: «non ci aspettavamo una resistenza così», ipse dixit il questore.

È la prima volta che una lotta costringe il sindaco a una «pausa di riflessione» su uno dei mille progetti di cementificazione portati avanti dalla giunta.

Ovviamente va tutto preso con le dovute pinze, vale il monito: «viso pallido parla con lingua biforcuta». La partita è apertissima e resta difficile. Ma intanto i lavori sono sospesi.

Non era per niente scontato. Sarebbe un esito sorprendente ovunque, a maggior ragione lo è a Bologna, dove la giunta ha sempre ignorato ogni dissenso – preferendo all'ascolto delle istanze reali le camere dell'eco di «percorsi partecipativi» taroccati in partenza – e le politiche urbanistiche sono andate avanti come rulli compressori.

L'auspicio è che quest'esito possa ispirare le decine di comitati che si muovono nel territorio bolognese e in tutta la regione contro i mostri urbani, contro grandi opere inutili, contro l'arboricidio, contro la prevaricazione acustica degli incessanti sorvoli sulla città, contro la costruzione di nuovi impianti sciistici dove non c'è più neve ecc.

Fermarli è possibile.

https://www.wumingfoundation.com/giap/wp-content/uploads/2024/04/Lepore_sospende_i_lavori.png
La lotta al don Bosco vince anche alla Bolognina, fermando una grande opera dannosa, inutile e imposta: il tunnel da via F. Bolognese a via Ferrarese, che avrebbe sconvolto il quartiere e fatto abbattere decine di platani, per fare in modo che la linea del tram non disturbasse le auto (sì, a Bologna ragionano così). Se una lotta tocca il reale, ha conseguenze tutt'intorno. Persino Repubblica titola «Effetto Besta».
I nostri appuntamenti dei prossimi giorni (18 – 23 aprile)

Giovedì 18 aprile
FERRARA
Presentazione del libro di Luca Giunti
Le conseguenze del ritorno. Storie, ricerche,
pericoli e immaginario del lupo in Italia

h. 21, Sala polivalente / Officina Meca
viale Cavour 189 (al grattacielo, insomma)
in dialogo con l’autore, Wu Ming 1 e Marco Belli.
Evento a cura dell’Arci provinciale e della
Biblioteca popolare Giardino.

Venerdì 19 aprile
FERRARA
Presentazione del libro a cura di Wu Ming 2
Le probabilità sono minime
(edizioniPIAGGE, 2023)
antologia del laboratorio di scrittura collettiva meticcia
che si tiene ogni anno all’UniBo dal 2014.
h. 18, Biblioteca popolare Giardino
Viale Cavour 183 (sempre il grattacielo)
Con WM2 e Filippo Milani.

Lunedì 22 aprile
TORINO
Presentazione del libro di Valerio Minnella, Wu Ming 1 e Filo Sottile
Se vi va bene bene se no seghe.
Dall’antimilitarismo a Radio Alice e ancora più in là

h.19, Spazio Neruda
Corso Ciriè 7
con Valerio Minnella e Filo Sottile.
In dialogo con Alessandro Fiumara.

Martedì 23 aprile
GENOVA
Presentazione del libro di Valerio Minnella, Wu Ming 1 e Filo Sottile
Se vi va bene bene se no seghe.
Dall’antimilitarismo a Radio Alice e ancora più in là

h. 17:30, centro civico Buranello
via Nicolò Daste 8/A, Sampierdarena.
L'abbiamo già consigliato nei commenti su Giap, lo facciamo anche qui.
Chiunque voglia capire quel che sta accadendo a Bologna, conoscere il modello di città che viene imposto e contro cui (in)sorgono nuove lotte, deve leggere da cima a fondo questo articolo di Mauro Boarelli. Un’analisi esatta e impietosa dei processi in corso, una panoramica tra le più complete proposte finora.

Distruggere gli spazi pubblici. Bologna da città progressista a città neoliberista
Forwarded from Nicoletta Bourbaki
La figura di Norma Cossetto è sempre stata centrale nella memorialistica dei nostalgici della repubblica di Salò; inopinatamente, negli ultimi anni è diventata centrale anche nella religione civile della repubblica nata dalla resistenza antifascista. Tenere insieme fascismo e antifascismo tuttavia è un gioco delle tre carte che richiede una certa dose di spregiudicatezza nel maneggiare il passato.
Un’ossessiva diceria, ad esempio, descrive Concetto Marchesi – latinista, rettore antifascista dell’Università di Padova durante l’occupazione tedesca, deputato del Pci, membro della Costituente – come mentore di Norma Cossetto e promotore della sua laurea ad honorem postuma. Per vedere se le cose sono andate davvero così, abbiamo consultato i documenti d’archivio dell’Università di Padova. La risposta è stata un secco no. Ma quel no era solo l'inizio di una catena di ulteriori scoperte. Per questo, a distanza di cinque anni dalle prime tre puntate della nostra inchiesta su Norma Cossetto, abbiamo deciso di pubblicarne altre due.
Cominciamo, oggi, con i miti e le bugie intorno all’assegnazione della laurea, interrogandoci anche su cosa significa l’autorevolezza delle fonti.

https://www.wumingfoundation.com/giap/2024/04/fantasy-norma-cossetto-4-bugie-sulla-laurea/
GLI ULTIMI APPUNTAMENTI DI APRILE 2024

Stasera, giovedì 18 aprile
FERRARA
Presentazione del libro di Luca Giunti
Le conseguenze del ritorno. Storie, ricerche,
pericoli e immaginario del lupo in Italia

h. 21, Sala polivalente / Officina Meca
viale Cavour 189 (al grattacielo, insomma)
in dialogo con l’autore, Wu Ming 1 e Marco Belli.
Evento a cura dell’Arci provinciale e della
Biblioteca popolare Giardino.

Venerdì 19 aprile
FERRARA
Presentazione del libro a cura di Wu Ming 2
Le probabilità sono minime
(edizioniPIAGGE, 2023)
antologia del laboratorio di scrittura collettiva meticcia
che si tiene ogni anno all’UniBo dal 2014.
h. 18, Biblioteca popolare Giardino
Viale Cavour 183 (sempre il grattacielo)
Con WM2 e Filippo Milani.

Lunedì 22 aprile
TORINO
Presentazione del libro di Valerio Minnella, Wu Ming 1 e Filo Sottile
Se vi va bene bene se no seghe.
Dall’antimilitarismo a Radio Alice e ancora più in là

h.19, Spazio Neruda
Corso Ciriè 7
con Valerio Minnella e Filo Sottile.
In dialogo con Alessandro Fiumara e con un intervento di Piercarlo Racca.

Martedì 23 aprile
GENOVA
Presentazione del libro di Valerio Minnella, Wu Ming 1 e Filo Sottile
Se vi va bene bene se no seghe.
Dall’antimilitarismo a Radio Alice e ancora più in là

h. 17:30, centro civico Buranello
via Nicolò Daste 8/A, Sampierdarena

Mercoledì 24 aprile
BOLOGNA
Wu Ming 4 presenta
La vera storia della banda Hood
h.18, Presidio in difesa del parco don Bosco


Mercoledì 24 aprile
MOZZO (BG)
Nicoletta Bourbaki presenta
La morte, la fanciulla e l’orco rosso.
Il caso Ghersi: come si inventa una leggenda antipartigiana

h. 20:45, Biblioteca Comunale Sandro Pertini
Via Orobie, 1.

Venerdì 26 aprile
LUGANO
Wu Ming 4 presenta
La vera storia della banda Hood
h. 19 cena
h. 20 presentazione
Spazio L’Ove, via Luganetto 1.

Venerdì 26 aprile
ARCEVIA (AN)
Nicoletta Bourbaki presenta
La morte, la fanciulla e l’orco rosso.
Il caso Ghersi: come si inventa una leggenda antipartigiana

h. 21:00, ANPI Arcevia
Centro culturale San Francesco, Corso Giuseppe Mazzini, 64.
In occasione delle commemorazioni per l’80° anniversario
dell’eccidio nazifascista di Monte Sant’Angelo di Arcevia.

N.B. Di Nicoletta Bourbaki segnaliamo la nuova puntata, pubblicata proprio oggi, della serie su Norma Cossetto: «Miti e bugie intorno a una laurea».
Calendario della Wu Ming Foundation, maggio – giugno 2024

Ci sono ancora appuntamenti negli ultimi giorni di aprile, ma è tempo di pubblicare il nuovo calendario.
Come si vede, le nostre trasferte restano rade, per via degli impegni di scrittura. Con poche eccezioni, i nostri impegni pubblici si concentrano a Bologna e dintorni.
Wu Ming 4, l’unico di noi a essere già uscito col nuovo libro – La vera storia della banda Hood – sta girando per presentarlo.
Wu Ming 1 sta scrivendo Gli uomini pesce. Le iniziative che lo vedono coinvolto tra Ferrara e il Delta sono legate ai temi del romanzo, che sarà terminato a giugno e uscirà a ottobre.
Wu Ming 2 sta scrivendo Mensaleri e non lo finirà prima del 2025. Nel frattempo progetti di scrittura collettiva sono giunti a termine e un altro di circo e letteratura comincia a delinearsi.
Come già la volta scorsa, il calendario include eventi del collettivo Nicoletta Bourbaki ed è in divenire. Questo post sarà costantemente aggiornato.
Buoni incontri.

https://www.wumingfoundation.com/giap/2024/04/calendario-della-wu-ming-foundation-maggio-giugno-2024/
Forwarded from Nicoletta Bourbaki
Nel 1943 l'intera famiglia Cossetto mette nero su bianco che Norma Cossetto è stata catturata il 2 ottobre di quell'anno.
Nel 1948 sua sorella Licia lo ribadisce di proprio pugno in una comunicazione all'Università di Padova. Diversi testimoni – alcuni di loro parenti di persone catturate insieme a Norma – dichiarano la stessa cosa in un Atto notorio, sempre indirizzato all'ateneo.
Sono fonti primarie e coeve, non smentite da alcuna successiva acquisizione documentale.
Se ne deduce che Norma Cossetto resta prigioniera dei partigiani per soli tre giorni – dal 2 alla notte tra il 4 e il 5 ottobre – in buona parte occupati da spostamenti.
Eppure in tutte le ricostruzioni della vicenda si dice che fu catturata una settimana prima, il 26 settembre 1943.
Tutte le derive splatter, i ricami orrorifici, i dettagli morbosi aggiunti alla storia  – senza alcun riscontro nelle fonti – si svolgono in una "settimana fantasma", in giorni in cui, in realtà, Norma Cossetto è ancora libera.
Retrodatare di una settimana crea uno spazio dove inserire sempre più «incontrollate fantasie», e aiuta a cancellare il contesto, a occultare quel che sta succedendo in Istria in quei giorni. Perché intorno alla vicenda Cossetto c'è la storia.
Di tutto questo parliamo nella quinta puntata della nostra inchiesta. https://www.wumingfoundation.com/giap/2024/04/fantasy-norma-cossetto-5-cambiare-le-date/
2024/04/29 09:44:27
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