Oggi vi porto alla Rocchetta Mattei, un singolare castello situato sull’Appennino tosco-emiliano, nel comune di Grizzana Morandi (BO) edificato tra il 1850 e il 1859 dal conte Cesare Mattei, letterato, politico e inventore della “elettromeopatia”.
La Rocchetta si distingue per uno stile eclettico che vede mescolati assieme elementi medievali, moreschi, neorinascimentali e liberty in un insieme labirintico di torri, cortili e saloni. Tra gli ambienti più celebri vanno ricordati il Cortile dei Leoni, ispirato all’Alhambra di Granada, e la Cappella, i cui archi bicromatici su più livelli richiamano la moschea di Cordoba.
La Rocchetta fu per molti anni centro di attrazione internazionale e ospitò personaggi illustri e sovrani che si rivolgevano al conte Mattei per le sue cure.
Dopo varie vicissitudini, tra cui danni bellici e periodi di abbandono, la Rocchetta Mattei è oggi restaurata e aperta al pubblico: https://www.rocchetta-mattei.it
La Rocchetta si distingue per uno stile eclettico che vede mescolati assieme elementi medievali, moreschi, neorinascimentali e liberty in un insieme labirintico di torri, cortili e saloni. Tra gli ambienti più celebri vanno ricordati il Cortile dei Leoni, ispirato all’Alhambra di Granada, e la Cappella, i cui archi bicromatici su più livelli richiamano la moschea di Cordoba.
La Rocchetta fu per molti anni centro di attrazione internazionale e ospitò personaggi illustri e sovrani che si rivolgevano al conte Mattei per le sue cure.
Dopo varie vicissitudini, tra cui danni bellici e periodi di abbandono, la Rocchetta Mattei è oggi restaurata e aperta al pubblico: https://www.rocchetta-mattei.it
❤46👍4🤩1
Medieval Manuscript Maker è una simpatica applicazione online con cui giocare a comporre una pagina miniata nello stile dei codici medievali
https://hell-mouth.neocities.org/manuscript
https://hell-mouth.neocities.org/manuscript
❤42🤩4👍3
Benvenuto luglio, con una raccolta di dipinti a tema.
Accanto a numerose opere che raccontano di mare e di vacanze, emergono due filoni speciali collegati a due importanti date di questo mese: dipinti francesi che raffigurano le celebrazioni del 14 luglio (festa nazionale che commemora la presa della Bastiglia nel 1789) e dipinti statunitensi che mostrano i festeggiamenti del 4 luglio (Giorno dell'Indipendenza dalla Gran Bretagna, avvenuta il 4 luglio 1776).
Accanto a numerose opere che raccontano di mare e di vacanze, emergono due filoni speciali collegati a due importanti date di questo mese: dipinti francesi che raffigurano le celebrazioni del 14 luglio (festa nazionale che commemora la presa della Bastiglia nel 1789) e dipinti statunitensi che mostrano i festeggiamenti del 4 luglio (Giorno dell'Indipendenza dalla Gran Bretagna, avvenuta il 4 luglio 1776).
Didatticarte
Il mese di luglio secondo i pittori
Il settimo mese dell'anno tra lavori dei campi e celebrazioni del 4 e del 14 luglio, tra momenti di svago e paesaggi estivi.
❤25👍1
Correva l'anno 1816 ed era, come oggi, un 2 di luglio, quando la fregata francese Medusa si arenò su un banco di sabbia al largo del Senegal. Quel naufragio si trasformò presto in una immane tragedia umana, ma anche in uno dei dipinti più intensi della storia dell'arte: la Zattera della Medusa di Théodore Géricault.
Didatticarte
Vi racconto la Zattera della Medusa...
Quello della Medusa è un racconto tragico, la cronaca drammatica dei dodici giorni di deriva della zattera allestita per i 147 naufraghi che non avevano trovato posto nelle scialuppe.
❤22👍3
La famosa Saliera d'oro realizzata da Benvenuto Cellini per Francesco I di Francia nel 1540/1543 è un piccolo gruppo scultoreo alto 26 cm con le figure allegoriche della dea Gea e di Nettuno a significare che dall'unione della terra e del mare ha origine il sale. Questo era contenuto nella vaschetta posta dietro i due personaggi.
L'opera, passata successivamente agli Asburgo e confluita nel Kunsthistorisches Museum di Vienna, è stata oggetto di un furto clamoroso, avvenuto nella notte dell'11 maggio 2003. Dopo una richiesta di riscatto di 10 milioni di Euro andata a vuoto e l'attenta ricerca da parte degli investigatori, è emersa la verità e anche il prezioso manufatto. Ritrovato in un bosco lontano da Vienna il 22 gennaio 2006, era stato rubato da un individuo che, avendo visto le impalcature attorno al museo, aveva compiuto il furto senza alcun piano preciso e aveva tenuto la saliera per sé.
La scheda dell'opera su https://www.khm.at/en/objectdb/detail/87080/?lv=detail
L'opera, passata successivamente agli Asburgo e confluita nel Kunsthistorisches Museum di Vienna, è stata oggetto di un furto clamoroso, avvenuto nella notte dell'11 maggio 2003. Dopo una richiesta di riscatto di 10 milioni di Euro andata a vuoto e l'attenta ricerca da parte degli investigatori, è emersa la verità e anche il prezioso manufatto. Ritrovato in un bosco lontano da Vienna il 22 gennaio 2006, era stato rubato da un individuo che, avendo visto le impalcature attorno al museo, aveva compiuto il furto senza alcun piano preciso e aveva tenuto la saliera per sé.
La scheda dell'opera su https://www.khm.at/en/objectdb/detail/87080/?lv=detail
❤20
Sul sito del meraviglioso Museo di Santa Giulia a Brescia (patrimonio Unesco dal 2011) è possibile esplorare a 360° tutti gli ambienti più rilevanti come il chiostro, la chiesa di San Salvatore, il coro delle monache e l'Oratorio di Santa Maria in Solario (quello che vedete in foto): https://www.bresciamusei.com/musei-e-luoghi/museo-di-santa-giulia/
❤14👍9🙏3🤩2
Duecentosessantaquattro anni fa nasceva il pittore francese Louis-Léopold Boilly (La Bassée, 5 luglio 1761 – Parigi, 4 gennaio 1845).
Esperto di scene di genere, ritratti e trompe l’oeil, è ricordato anche per aver portato lo studio delle espressioni del volto a livelli di grande raffinatezza e originalità. Il suo celebre dipinto “Riunione di 35 espressioni facciali” del 1825 è uno dei punti più alti della sua produzione. La tela raccoglie una vasta gamma di emozioni e smorfie, dall’adirato al malizioso, dal sorpreso al gioioso, creando una sorta di manuale pittorico delle emozioni umane.
Boilly si inserisce in un un filone nato nel Seicento che esplorava le possibilità espressive del volto, ma ne esaspera la varietà e la comicità, rendendo ogni reazione umana immediatamente riconoscibile e spesso caricaturale. Il risultato è una rappresentazione verace della società francese del suo tempo, tra passioni e ipocrisie.
https://it.wikipedia.org/wiki/Louis-Léopold_Boilly
Esperto di scene di genere, ritratti e trompe l’oeil, è ricordato anche per aver portato lo studio delle espressioni del volto a livelli di grande raffinatezza e originalità. Il suo celebre dipinto “Riunione di 35 espressioni facciali” del 1825 è uno dei punti più alti della sua produzione. La tela raccoglie una vasta gamma di emozioni e smorfie, dall’adirato al malizioso, dal sorpreso al gioioso, creando una sorta di manuale pittorico delle emozioni umane.
Boilly si inserisce in un un filone nato nel Seicento che esplorava le possibilità espressive del volto, ma ne esaspera la varietà e la comicità, rendendo ogni reazione umana immediatamente riconoscibile e spesso caricaturale. Il risultato è una rappresentazione verace della società francese del suo tempo, tra passioni e ipocrisie.
https://it.wikipedia.org/wiki/Louis-Léopold_Boilly
❤24👍3
Oggi vi porto a Nocera Superiore (SA), presso il Battistero paleocristiano di Santa Maria Maggiore. Conosciuto anche come La Rotonda, è stato edificato nel VI secolo durante la Restauratio Imperii di Giustiniano I. Sorge all’interno delle mura dell’antica Nuceria, sopra un edificio romano del II-III secolo d.C. di cui sono ancora visibili i mosaici policromi nei pavimenti.
La struttura, che riprende quella del Mausoleo romano di Santa Costanza è a pianta centrale, con un diametro di 24 metri e una cupola alta circa 15 metri, sostenuta da 15 coppie di colonne marmoree di spoglio provenienti da edifici romani. Il fonte battesimale centrale, ottagonale all’esterno e circolare all’interno, è uno dei più grandi d’Italia (misura 7,12 metri di diametro) ed era usato per il battesimo per immersione.
Il Battistero fu sede vescovile della diocesi di Nocera fino al IX secolo.
https://fondoambiente.it/luoghi/battistero-santa-maria-maggiore?ldc
La struttura, che riprende quella del Mausoleo romano di Santa Costanza è a pianta centrale, con un diametro di 24 metri e una cupola alta circa 15 metri, sostenuta da 15 coppie di colonne marmoree di spoglio provenienti da edifici romani. Il fonte battesimale centrale, ottagonale all’esterno e circolare all’interno, è uno dei più grandi d’Italia (misura 7,12 metri di diametro) ed era usato per il battesimo per immersione.
Il Battistero fu sede vescovile della diocesi di Nocera fino al IX secolo.
https://fondoambiente.it/luoghi/battistero-santa-maria-maggiore?ldc
❤38